Nuoto

Gerardo Tirri, speranza eclettica in vasca e acque libere

Il giovane della Lugano Aquatics si è già distinto in occasione di grandi appuntamenti a livelli giovanili
©Samuel Golay
Raffaele Soldati
08.10.2024 06:00

Gerardo Tirri è un giovane nuotatore di belle speranze. Il 15.enne della Lugano Nuoto, allenato da Stefano Suella, ha talento da vendere. E già lo ha dimostrato in più occasioni. Di lui, studente al liceo 1 di Lugano (classe scientifica), si è parlato recentemente. Dapprima per la convocazione ai Mondiali juniores in acque libere in Sardegna, poi per l’ottimo risultato ottenuto in quell’appuntamento internazionale. Ad Alghero, nella prima settimana di settembre, Gerardo aveva infatti chiuso la gara dei 5.000 metri al quarto posto. Un podio sfiorato. Rabbia, amarezza e delusione? Assolutamente no. «Forse ho pagato per inesperienza. Però è stata una bella occasione per mettermi alla prova, un’opportunità, uno stimolo per altri eventi. D’altra parte ero un outsider alla seconda gara in acque libere». Così si è espresso questo eclettico nuotatore, che sa di avere un bel futuro davanti a sé.

Riservato e gioviale

Riservato e al tempo stesso gioviale, Tirri dice che per rilassarsi o distrarsi ama ascoltare la musica. Di qualsiasi genere. Poi lascia la parola al suo coach, che nella Lugano Aquatics si occupa della prima squadra, in pratica una ventina di giovani tra ragazzi e ragazze. «Gerardo è un gran lavoratore ed è soprattutto un nuotatore eclettico - afferma Suella -. È bravo in vasca e in acque libere e si impegna molto anche in palestra. Non ha una disciplina o una distanza prediletta. Si distingue nella velocità, così come nelle prove di fondo. È giovanissimo. Pertanto preferisco lasciargli una certa libertà. Ritengo che non sia ancora arrivato il momento di insistere su una specialità in particolare. Mi piace comunque sottolineare una curiosità. Nel 2023, ai Nazionali giovanili di Chiasso, Gerardo aveva nuotato i 200 m farfalla (o delfino) in 2’11’’31. Un ottimo tempo, tanto che aveva tolto il record del campionato a Noè Ponti».

I paragoni, naturalmente, non si possono ancora fare. Però questo è già un risultato che dice qualcosa. Ma torniamo sulla scorsa stagione estiva, che Gerardo Tirri riassume così: «In maggio, a Bellinzona, avevo ottenuto il record svizzero giovanile in vasca da 50 m mentre a fine agosto a Paradiso, agli assoluti svizzeri juniores in acque libere, avevo ottenuto due ori, nei 3.000 e nei 5.000 metri, nonché un bronzo con la staffetta. Confesso che per me è molto difficile dire cosa prediligo. Mi piace nuotare. Lo faccio su distanze corte oppure lunghissime. Il più grande rammarico della scorsa stagione è forse stata la mancata qualificazione nei 1.500 metri agli Europei juniores. E questo per un solo centesimo di secondo. Lo ammetto, un po’ di amarezza qui c’è stata. Però ho voluto subito guardare avanti. Tornando al mese di luglio, agli Europei Under 15 di Belgrado avevo conquistato due medaglie d’argento, nei 400 e nei 1.500 stile libero. A metà luglio c’erano stati anche i Nazionali giovanili a Basilea e dalla città renana ero tornato con tre ori, un argento e un bronzo».

Nel mirino i prossimi Europei

C’è un obiettivo in vista nel 2025? «Certo - risponde il luganese. Sto già pensando ai prossimi Europei juniores, in programma ai primi di luglio (dall’1 al 6)». Quelli in vasca si terranno in Slovacchia, quelli in acque libere in una località che non è ancora stata designata. Sappiamo che la preparazione autunnale e invernale è importante per arrivare pronti ai più importanti appuntamenti estivi. Com’è organizzata una seduta di allenamento sotto il pallone alla piscina del Lido di Lugano? «C’è un programma comune per tutti i ragazzi del gruppo - dice Stefano Suella -, ma c’è anche una parte personalizzata. Per me è importante tenere conto di ogni dettaglio, pensando anche alle attività da svolgere in palestra, pure fondamentali per un nuotatore. Questa è la strada maestra che serve soprattutto a prevenire gli infortuni. Calibrare il carico di lavoro è fondamentale per farsi trovare pronti al momento giusto».

Si capisce che Suella svolge il suo lavoro con passione. Come diversi allenatori che operano in Svizzera anche lui proviene dalla scuola italiana. «Il mio percorso - precisa - è iniziato nel Team Ispra Nuoto in provincia di Varese. Dal 1997 al 2008 gareggiavo, poi mi hanno chiesto di allenare. Sono diventato tecnico federale. A Lugano lavoro da un anno e lo faccio affiancato da Gabriele Scicchitani, già ottimo agonista azzurro a livello giovanile