Atletica

Gimbo manca la vittoria, ma conquista Bellinzona

Gianmarco Tamberi non va oltre il quarto posto nel salto in alto, ma fa impazzire il pubblico del Galà dei Castelli – Il campione del mondo: «Sono sfinito, ora mi merito le vacanze» – Jason Joseph, miglior svizzero, si prende i 110 m ostacoli
Gianmarco Tamberi chiama a sé il pubblico di Bellinzona prima di affrontare il suo salto. © CdT/Gabriele Putzu
Maddalena Buila
04.09.2023 23:30

Le temperature lo suggeriscono, l’estate non ha ancora voglia di finire. Ciononostante, questa sera a Bellinzona uno spolverino poteva anche fare comodo. Tra le mura del Comunale, al contrario, il termometro non si è mai abbassato. Anzi. Non ha fatto altro che alzarsi. Merito delle tante stelle portate anche quest’anno al Galà dei Castelli. Alla tredicesima edizione del meeting ticinese, infatti, si sono presentati tanti grandi nomi del mondo dell’atletica. Tra i più attesi, va da sé, c’era quello di Gianmarco Tamberi, fresco campione del mondo in Ungheria nonché detentore dell’oro olimpico. Il 31.enne italiano non è però riuscito a brillare, dovendosi accontentare di un quarto posto. «Sono morto - ha confessato senza fiato, di fronte ai 5.752 accorsi al Comunale, al termine della sua prestazione -. Scusate se riesco a malapena a parlare, ma sono sfinito. Mi dispiace, avrei voluto vincere stasera, ma dopo i Mondiali di Budapest ho accusato un grande calo fisico. Sarei voluto partire per le ferie, ma ci tenevo troppo a partecipare a questo appuntamento. E sono contento di essere qui. Ora però mi merito le vacanze».

Svizzera tra alti e bassi

In casa rossocrociata ha invece sbaragliato la concorrenza Jason Joseph nei 110 m ostacoli, fermando il cronometro a 13’’18. Le sorelle Kambundji non sono invece riuscita a fare altrettanto, con Mujinga solo settima nei 100 m e Ditaji sesta nei 110 m a ostacoli vinti dalla portoricana Jasmine Camacho-Quinn. «Mi fa male un piede - ha spiegato Mujinga -. Purtroppo con questo dolore è stato difficile fare del mio meglio, è dunque arrivato il momento di recuperare le energie. Questa è stata l’ultima gara, sono molto stanca. Ma non fa niente, l’importante è che ora la stagione sia finita e che sia arrivato il tempo di pensare al meritato riposo. Non guardo ancora a Parigi, l’obiettivo adesso è staccare. È stato comunque bello poter gareggiare, e quando posso farlo con accanto Ditaji, è ancora più speciale. L’atmosfera di Bellinzona inoltre è magica e al contempo divertente. Il pubblico è incredibile, così come lo stadio. Purtroppo quest’anno ho avuto poco tempo per visitare il Ticino, come avevo invece fatto in passato».

La donna più veloce di serata è stata Elaine Thompson-Herah. «È stata un’ottima chiusura di stagione per me. A Zurigo ho migliorato il mio season best, che poi ho ritoccato ancora stasera. Sarebbe dunque bello che si potesse andare avanti a correre (ride, ndr). È stata la mia prima volta a Bellinzona e devo dire che l’ambiente è strepitoso», ha raccontato sorridente la giamaicana.

Sette record migliorati

Al Comunale, però, non sono piovuti solo applausi scroscianti, ma anche tanti record del meeting. Femke Bol ha infatti distrutto il primato nei 400 m ostacoli, portandolo a quota 52’’79. A emulare l’olandese sono poi stati anche la giamaicana Natoya Goule-Toppin negli 800 m, Alison Dos Santos nei 400 m ostacoli - migliorando il suo stesso record dello stadio -, Reynold Kipkorir Cheruiyot nei 1.500 m, Jasmine Camacho-Quinn nei 110 m ostacoli e l’ucraino Andrii Protsenko nel salto in alto. A questi si aggiunge poi il record del salto con l’asta firmato dall’americana Sandi Morris nell’antipasto del Galà di domenica scorsa.

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