Il futuro di Roger Federer è ancora tutto da scoprire

Del Roger campione, di quanto ha realizzato sui campi di tennis in oltre vent’anni di carriera, si è detto tutto o quasi. Del Roger «in pensione» si fanno invece tante supposizioni. Potrà sicuramente dedicarsi maggiormente alla famiglia, come d’altra parte ha già fatto nell’ultimo anno senza giocare. Ma c’è da scommettere che tanti altri saranno i ruoli che lo attendono, da ambasciatore del tennis a promotore di eventi non solo sportivi.
Successore di Lüthi?
C’è chi ritiene che Roger possa diventare un mentore per i giovani, eventualmente un coach. Supposizioni. Da 17 anni Severin Lüthi, da una vita anche consigliere del basilese, è capitano di Coppa Davis. Possibile la staffetta? Decisamente improbabile. C’è però chi lo suggerisce, anche se Roger al proposito non si è mai veramente sbilanciato. A guardar bene, non lo vediamo impegnato ad affrontare lunghe trasferte con la nazionale, come ad esempio quella di questo fine settimana nell’Ecuador.
Nel ruolo di Borg?
Dal 22 al 25 settembre Roger sarà presente alla Laver Cup, in programma alla 02 Arena di Londra. In quello che è stato annunciato come il suo ultimo impegno agonistico, non sappiamo ancora se davvero potrà scendere in campo ed essere tra i protagonisti. Il capitano della squadra europea, che se la vedrà con il resto del mondo, è Björn Borg. Roger, promotore e convinto sostenitore di questa importante esibizione, è il primo candidato a succedergli. Nessuno avrebbe qualcosa da ridire. E il campione dei venti titoli del Grande Slam, ne sarebbe probabilmente fiero.
Patron agli Swiss Indoor?
Prima di annunciare il ritiro, Roger avrebbe desiderato partecipare una volta ancora agli Swiss Indoors, il torneo che l’ha visto crescere. Ball-boy nel 1992 e nel 1993 e poi dieci volte vincitore, l’ultima nel 2019 - prima che scoppiasse la pandemia da coronavirus - quest’anno vi dovrà rinunciare. Ma è facile prevedere che alla Sankt Jakobshalle ci saranno giornate speciali in suo onore. Proprio a Basilea, dove tutto è iniziato, Federer si era aggiudicato il suo ultimo torneo ATP, il numero 103 della sua straordinaria carriera.
Una dozzina di anni fa Federer aveva mostrato un certo interessamento per l’acquisto degli Indoors. Si era infatti rivolto a Roger Brennwald, il proprietario, per chiedergli se fosse intenzionato cederglielo. Brennwald gli aveva però risposto picche. Per qualche anno ancora il «patron» intende restare al timone. Ma sul futuro mai dire mai.
I Match for Africa
Tra le tante attività di Federer una in particolare l’ha impegnato nelle scorse stagioni, la promozione della sua fondazione. Chi non ricorda i «Match for Africa» disputati a più riprese con l’amico Rafael Nadal? In anni più recenti il basilese aveva affrontato queste esibizioni con diversi altri colleghi contribuendo alla promozione di altre organizzazioni umanitarie anche sostenute da altri colleghi. Di giocare partite vere, non se ne parla. Ma i promotori delle esibizioni del futuro, anche all’interno di stadi che contengono decine di migliaia di spettatori nei paesi asiatici piuttosto che in Sudamerica, hanno ancora bisogno di Roger. E lui, in questi contesti, saprebbe ancora incantare con i suoi colpi magici e vellutati.
Alti ruoli nell’ATP?
Marcel Hauck, da anni corrispondente tennistico del «Blick», è andato oltre suggerendo altri ruoli che Roger potrebbe assumere a medio termine. Per nove anni il nostro eroe nazionale è stato il rappresentante dei tennisti in seno al Consiglio dei giocatori dell’ATP di cui è tra l’altro stato presidente. Hauck si immagina addirittura un Federer presidente dell’ATP al fine di poter gestire in prima persona tutto quello che coinvolge il suo benamato sport. Intanto tutti aspettiamo con grande curiosità che inizi la Laver Cup, l’ultimo torneo in cui potremmo vedere in campo il vecchio campione.