Calcio

Il Lugano sembra pronto e sul pezzo, battuto un Parma ancora in rodaggio

I bianconeri si impongono facilmente in casa contro la formazione emiliana quest'anno impegnata in Serie A, mercoledì l'ultimo test contro l'Inter - Carlo Ortelli, che ha guidato la squadra al posto dell'assente mister Croci-Torti, si è detto contento: «È stata una gara di alti contenuti tecnici e caratteriali»
©CdT/Gabriele Putzu
Alex Isenburg
14.07.2024 17:00

Ci ha messo qualche minuto, Carlo Ortelli, prima di raggiungerci per le tradizionali interviste al termine della partita. In un Cornaredo che andava svuotandosi, camminava tranquillamente avanti e indietro con un foglio di appunti in una mano e il telefono nell’altra. Il suo interlocutore non poteva che essere uno solamente: Mattia Croci-Torti. Il tecnico momò, indisponibile per ragioni personali, ha lasciato occasionalmente le redini della sua squadra al proprio vice, che ha guidato il Lugano verso una convincente vittoria per 3-1 contro il Parma. «È stata una settimana molto intensa per me – ci ha confidato «Cao» - qualche chilo l’ho perso, ma allo stesso tempo è stata una sensazione piacevole che non mi capitava più da molti anni».

Tutto, però, è filato via liscio come l’olio e anche il «Crus», di conseguenza, ha apprezzato quanto visto a distanza. «Lui ci ha seguiti con grande attenzione in diretta e non si è perso un secondo della partita. Entrambi abbiamo sottolineato la bontà della nostra performance, abbiamo interpretato bene il confronto e gli unici difetti che abbiamo riscontrato sono stati alcuni momenti nella fase di non possesso sui quali lavoreremo in settimana».

Sensazioni positive

Un dettaglio, insomma, perché è francamente difficile trovare qualcosa che non è funzionato nella prova inscenata dai bianconeri al cospetto degli emiliani, trafitti dalle reti di Aliseda, Cimignani e Mahou e più volte vicini anche a capitolare in una quarta occasione, in particolare con i pali di Grgic e Dos Santos. La rete finale di Partipilo – che non ha permesso a Saipi di mantenere la propria porta inviolata – non ha insomma cambiato la sostanza. «Siamo molto contenti del risultato e della prestazione – conferma Ortelli – perché abbiamo disputato una partita di alti contenuti tecnici e caratteriali. I giocatori hanno interpretato una settimana particolare con una professionalità incredibile e sul campo questo si è visto».

Dello stesso avviso è stato anche Ousmane Doumbia, l’unico giocatore di movimento ad aver disputato tutti i 90’ di gioco. «Siamo stati compatti, aldilà della vittoria era importante l’attitudine e direi che nell’insieme sia stato un ottimo confronto». L’ivoriano, al pari di Belhadj, è sembrato uno dei più in forma e - salvo una breve apparizione finale sulla corsia destra – ha potuto prendere nuovamente in mano le sorti del centrocampo bianconero. «Fisicamente non sono ancora al 100%, altrimenti non avrei disputato l’intera sfida (ride, ndr.), ho bisogno di accumulare minuti di gioco per ritrovare il ritmo adatto».

La condizione fisica

Le premesse - a soli sei giorni dal debutto in Super League contro il GC - sembrano essere ideali e c’è già chi sogna in grande. «Abbiamo svolto una buona preparazione - ci ha detto il 32.enne - ma è troppo presto per affermare che saremo in grado di giocare per il titolo, di certo lavoriamo per arrivare il più in alto possibile». Anche il mister di giornata, comunque, ha evidenziato l’ottimismo che contraddistingue il gruppo: «Per ora sta andando tutto per il meglio e rispetto a 12 mesi fa abbiamo registrato meno acciacchi e problemi fisici. Tutto, dunque, fa presagire che arriveremo all’esordio con l’effettivo quasi al completo». Pochi, infatti, sono stati gli assenti contro il Parma, uno dei quali è stato Renato Steffen. «I giocatori impegnati in Nazionale hanno diritto per legge e da regolamento a un numero preciso di giorni di vacanza e lui giustamente si è preso il recupero che gli spetta. Il suo rientro è previsto nel giro di una decina di giorni».

L’intensa preparazione svolta è stata logicamente orientata anche verso gli impegni europei. «Sì, dovremo essere pronti per ciò che ci aspetta – ha affermato il capitano Mattia Bottani – e non a caso inizialmente abbiamo sostenuto dei carichi di lavoro importanti, ora stiamo rallentando per arrivare freschi sabato. Dopodiché non avremo tanti allenamenti a nostra disposizione, saremo chiamati a viaggiare molto e disputare svariate partite in un breve lasso di tempo». Il vantaggio, sino a questo momento, è che la rosa è sostanzialmente rimasta inalterata. «È un fattore importante per noi, rispetto alla scorsa stagione la squadra è praticamente la stessa e questo ci consente di partire da un livello più alto. Diversi aspetti del gioco sono già assimilati: i movimenti e gli scambi di posizione sono degli automatismi, maggiore è la conoscenza tra i giocatori e migliore è la riuscita sul campo».

Un rinforzo di qualità

Contro il Parma si sono potuti ammirare per la prima volta sul campo di Cornaredo anche i nuovi innesti, mentre Mattia Zanotti – fresco di accordo quadriennale con il Lugano – ha seguito i propri compagni tra il pubblico. Lui, che negli scorsi giorni si è allenato individualmente ed entrerà a far parte del gruppo a tutti gli effetti a partire da oggi. «Siamo molto soddisfatti di questo acquisto – ha affermato Ortelli – lo scorso anno con il San Gallo ha fornito prestazioni davvero notevoli. È un giocatore di grande qualità e allo stesso tempo è una persona di spessore, entra in un gruppo già forte e lui sarà in grado di renderlo ancora più solido e competitivo».

L’arrivo del terzino italiano – tra i migliori giocatori della passata Super League – non è altro che una riconferma dell’ottimo lavoro che il club ticinese sta svolgendo in tempi recenti, come conferma anche Mattia Bottani. «È un’ulteriore testimonianza della crescita che sta avendo il Lugano - a livello svizzero ma non solo – perché se Zanotti ha scelto di venire qui significa che quando ha giocato contro di noi ha visto una squadra forte, che nelle ultime stagioni è migliorata costantemente. L’innesto di Zanotti è un motivo d’orgoglio per la società bianconera».