Il Lugano si regala i centimetri di Przybyłko in zona Cesarini

Il Lugano si prepara al weekend. E all'importante sfida contro il Servette. «Vogliamo vincere, perché no, magari riaprendo il discorso secondo posto» afferma con convinzione Mattia Croci-Torti. Il tecnico bianconero resta ambizioso. E, non a caso, guarda con fiducia alla notizia dell'ultima ora. Sì, il club ha un nuovo attaccante: Kacper Przybyłko. In arrivo, manco a dirlo, dai Chicago Fire.
«Questo acquisto può rappresentare un'opportunità per la squadra» evidenzia il Crus. «Un giocatore con le sue caratteristiche manca dai tempi di Janko e Covilo» aggiunge. A Cornaredo, in effetti, ha firmato uno spilungone: 192 centimetri e un fisico possente. «Per questa ragione m'immagino nuove soluzioni, in particolare contro gli avversari che tendono a chiudersi». Przybyłko si è legato al Lugano sino al giugno del 2025. «Ma non potrà darci subito una mano, a livello di preparazione e condizione è indietro» tiene a precisare l'allenatore ticinese.
Il polacco non rientrava più nei piani dei Fire. Come Doumbia, rientrato dal prestito o - in passato - Espinoza e Aliseda. «Se siamo un farm team più che un club sullo stesso piano? Credo che l'operato della proprietà sul mercato vada giudicato in base alla qualità dei giocatori che ho a disposizione. E questa è alta» sottolinea Croci-Torti. Per poi rilanciare: «Poche volte, a Lugano, si è potuto fare i conti con una rosa di un valore così elevato. Dunque, se a fronte di un simile potenziale si vuole parlare di farm team, okay, mi va bene. Di sicuro fatico a lamentarmi. A maggior ragione considerati i risultati ottenuti, da quando siedo in panchina, con i giocatori scelti dalla dirigenza. No, la rosa che alleno è davvero importante. Ed è giusto ambire al 3. posto. Al secondo, anche». E allora, con queste premesse, la sfida esterna con il Servette - prima inseguitrice dello Young Boys - sembra cascare al momento giusto.