Il rilancio della palla ovale verso una meta vincente

La Federazione Ticinese di Rugby sta lavorando per consolidare e far crescere il movimento nel Cantone. Con il supporto dei club affiliati, la FTR punta a rafforzare le squadre, sviluppare il settore giovanile e promuovere il rugby nelle scuole. L’obiettivo è creare basi solide per il futuro di questo sport duro e spettacolare.
Una carriera in mischia
Luca Madonna, presidente della FTR dal 2022, ha alle spalle una carriera di alto livello come giocatore, allenatore e formatore. «Ho iniziato a 23 anni con il Rugby Club Ticino e grazie a questa esperienza sono riuscito a entrare in Nazionale. Ho disputato diverse partite internazionali, vestendo anche i colori degli Swiss Barbarians, un club a inviti» racconta. Tra i suoi ricordi più significativi, Madonna cita una partita a Nyon contro il Tolone. «Giocare contro i campioni francesi, con nazionali scozzesi e inglesi come compagni, è stato un onore». Fuori dal campo, Madonna ha intrapreso il percorso da allenatore, seguendo i corsi G+S fino a diventare esperto monitor. «Ho sempre allenato la mia squadra, il Rugby Club Ticino, e ho avuto l’opportunità di guidare le selezioni U16, U18 e U19 svizzere. È stata una formazione preziosa, che mi ha permesso di trasmettere ai ragazzi tutto ciò che questo sport mi ha insegnato». Oggi, il presidente Luca Madonna ha un obiettivo chiaro. «Il rugby mi ha dato tanto, ora voglio contribuire a farlo crescere in Ticino, offrendo nuove opportunità ai giovani».
Il fulcro del movimento
Lugano e Bellinzona rappresentano il fulcro del movimento cantonale e si impegnano con percorsi distinti allo sviluppo della FTR, offrendo opportunità a giocatori di tutte le età in un clima di tipico campanilismo ticinese. «Queste squadre sono fondamentali» spiega Luca Madonna. «Ognuna ha la sua identità, ma entrambe vogliono far crescere il rugby in Ticino, coinvolgendo sempre più giovani e appassionati». Fondato nel 2007, il Rugby Lugano è la realtà più strutturata. Milita in Serie B, dove è attualmente primo, e schiera un team di riserve in Serie D, quinto nella poule 2. «Lugano ha anche un settore giovanile solido con la Under 16 che partecipa al campionato nazionale, contribuendo alla formazione dei futuri talenti».
Una lunga tradizione
Il Rugby Bellinzona, attivo dal 1973, è la società più longeva del Ticino. Attualmente disputa il campionato di Serie D, dove è primo in classifica nella poule 2. «Ha una lunga tradizione e una grande passione per il rugby. Con il giusto supporto, può continuare a crescere e offrire opportunità sempre più concrete ai giovani» afferma Madonna. Dopo la pausa invernale, le due squadre ticinesi si preparano alla seconda parte della stagione (partita sabato scorso), che potrebbe riservare altre soddisfazioni. I prossimi mesi saranno decisivi in vista delle eventuali qualificazioni alle fasi finali della Coppa Svizzera, con semifinali e finalissima in programma a giugno, oltre ai possibili play-off o play-out da definire a maggio.
Ristrutturazione in corso
I Tutti Neri Ticino (TNT) sono stati fino all’anno scorso un punto di riferimento per il settore giovanile in diverse località del Cantone come Cureglia, Giubiasco, Tenero e Morbio. «Il progetto è in fase di ristrutturazione, ma siamo fiduciosi che possa ripartire con il giusto supporto perché la base è fondamentale» spiega Madonna. Il club accoglieva bambini dai 6 ai 12 anni, offrendo un’opportunità importante per la crescita. Accanto ai TNT, i 7 Sirs si sono distinti nel rugby a 7, una variante più veloce e tecnica. «Hanno portato avanti per anni questa disciplina spettacolare per un approccio dinamico». Entrambi i club potrebbero contribuire al rilancio del settore giovanile e alla diffusione dello sport in Ticino.
Una selezione cantonale
Uno degli obiettivi della FTR è la creazione di una selezione cantonale giovanile. «Dal 2024 collaboriamo con i club per sviluppare un’attività di base, partendo dalle categorie U8 e U10 e partecipando ai tornei svizzeri» spiega il presidente Madonna. La Federazione promuove il rugby sia attraverso i club, dove i più piccoli iniziano a praticarlo in un ambiente strutturato, sia nelle scuole, con lezioni dimostrative. «Vogliamo costruire un movimento solido, offrendo alle nuove generazioni l’opportunità di scoprire questo sport e ai club una base forte per il futuro». Grazie alla collaborazione con gli istituti scolastici, gli allievi possono vivere il rugby in modo pratico, imparando i principi del gioco e il valore dello spirito di squadra.