Golf

Kiril, una grande speranza che già sogna il circuito

Il giovane Engeli Poretti, due volte campione ticinese assoluto, è stato selezionato per l’English Boys U14 - Nell’autunno scorso ha giocato sul campo di Magliaso con Costantino Rocca: «Questa esperienza mi ha arricchito»
Lo stile impeccabile di Kiril Engeli Poretti impegnato in un’uscita dall’ostacolo di sabbia. ©CdT/Gabriele Putzu
Raffaele Soldati
16.07.2024 06:00

Tredici anni e due di handicap. Numeri che impressionano. Kiril Engeli Poretti è un golfista giovanissimo con un grande livello di gioco. Un ragazzo ticinese capace di guadagnarsi un posto nei quadri giovanili nazionali, fresco del suo secondo titolo cantonale assoluto. Un motivo in più per guardare con fiducia ai prossimi impegni. E, magari, anche per sognare di diventare un giorno professionista da circuito.

«Ho iniziato a giocare attorno ai 5 anni e la passione è cresciuta in modo esponenziale – afferma il luganese - . Inizialmente i miglioramenti erano stati veloci. Attorno ai 10 anni avevo raggiunto la prima categoria. Poi, per abbassare ulteriormente l’handicap, ho dovuto faticare un po’».

L’allenamento è un divertimento. Appena ha un momento libero Kiril va a praticare sul campo di Magliaso. Durante la stagione scolastica – in settembre inizierà la terza media a Caslano – non ha problemi a ritagliarsi un paio di ore quotidiane da dedicare al suo sport. Ma cosa dice in merito ai due titoli rossoblù, i primi due anelli di una collana che si prospetta corposa? «L’anno scorso – prosegue - mi imposi al Patriziale di Ascona consegnando una carta con 76 colpi (+5). La spuntai per un colpo. Quest’anno ho consegnato un 74 (+2) e ho avuto la meglio al playoff».

Nella prossima stagione i campionati ticinesi si terranno a Lugano, il campo che Kiril meglio conosce. Già immaginiamo quello che succederà. Lui sorride e guarda con un sentimento di complicità il padre Nathan, che gli aveva messo un bastone da golf tra i primi giochi. L’impressione è che gli sia particolarmente piaciuto. Nathan aveva scoperto il gioco in Australia, durante un soggiorno per imparare la lingua. Storia di 18 anni fa, quando Kiril non c’era ancora. Una volta venuto al mondo deve certamente aver assorbito la passione paterna. E poi ha pure coinvolto la mamma Olena, che a sua volta ha imparato ad apprezzare questa disciplina sportiva.

Impegni all’estero

Dopo aver ottenuto il secondo titolo ticinese, Kiril è partito alla volta del Belgio per disputare gli Internazionali Under 14, che ha concluso al 14. posto con un onorevole +10. «Sono abbastanza soddisfatto di come ho giocato – precisa - . Mi dispiace soltanto di non aver saputo mantenere il livello mostrato nelle prime 13 buche. In quel momento ero al comando con -3».

La prima convocazione internazionale per la Svizzera risale all’aprile scorso a Chantilly. Ora gli impegni agonistici proseguono con un ritmo incalzante. Oggi e domani sarà in gara ai Nazionali giovanili di Basilea ed il 6-7 agosto parteciperà agli English Boys U14 che si terranno a West Sussex, vicino a Londra.

Una buona scuola

Il percorso amatoriale di Kiril, certo, è appena iniziato. Il ragazzo guarda però al suo futuro sportivo con grande fiducia ed ottimismo, tanto da iniziare già a valutare anche la possibilità di avvicinarsi per gradi al mondo dei professionisti. Attualmente, sul piano tecnico e sportivo, è seguito dall’insegnante del Golf Club Lugano Nicola Gubernati affiancato per compiti specifici da Gregory Molteni e Paolo Quirici.

Nello scorso autunno, in occasione del campionato svizzero di hickory golf (torneo giocato con materiale d’epoca) disputato a Magliaso, il luganese aveva anche avuto modo di scendere in campo con Costantino Rocca(«quest’esperienza mi ha arricchito») poi vincitore negli Skin Games. Kiril, che già aveva incontrato il campione bergamasco una settimana prima, negli eventi collaterali della Ryder Cup a Roma, segue con interesse le storie dei campioni. «Il mio preferito – conclude – è il nordirlandese Rory McIlroy».

In merito alle polemiche scatenate dopo la creazione della LIVE golf sostenuta dall’Arabia Saudita, in un primo tempo osteggiata dalla PGA americana e dai tradizionalisti del golf, Kiril ha espresso le sue simpatie. «Ammiro Tiger Woods e soprattutto McIlroy, che avevano manifestato le loro opinioni. Lo sport non deve essere ostaggio di chi insegue solo grandi guadagni. Questo al di là del valore e delle qualità dei golfisti che si affermano ai più alti livelli».