HC Lugano

Alatalo e Hausheer, le ragioni di chi resta e quelle di chi se ne andrà

Santeri ha rinnovato per due anni, Leandro giocherà a Kloten: i due difensori bianconeri hanno spiegato le loro scelte per il futuro
Santeri Alatalo. © CdT/Gabriele Putzu
Fernando Lavezzo
14.11.2024 14:23

La pausa per la Nazionale ha permesso al Lugano di riordinare le idee, ma anche di risolvere alcune situazioni contrattuali. Lorenzo Canonica e Santeri Alatalo hanno rinnovato per due stagioni, fino al 2027, mentre Leandro Hausheer ha deciso di lasciare la Cornèr Arena per trasferirsi a Kloten. I due difensori hanno spiegato oggi le loro motivazioni.

«La mia idea - racconta il 34.enne Alatalo - è sempre stata quella di restare in bianconero. Lo desideravo io e lo desiderava la mia famiglia. La mia vita, qui, è tanto bella quanto semplice: vengo alla pista, porto i bambini al parco giochi, cucino per loro, torno alla pista. Amo la gente del posto e la cultura ticinese. Insomma, Lugano è diventata casa nostra e a dirla tutta spero di concludere qui la mia carriera. Non nel 2027, però. La mia intenzione è infatti quella di continuare a giocare anche oltre».

La conferma del playmaker di origini finlandesi era imprescindibile per il club bianconero: «Ho parlato anche con altre società, per capire quali alternative avrei avuto, ma la mia priorità era restare alla Cornèr Arena. Quando mi sono seduto al tavolo con Hnat Domenichelli, è stato facile trovare un accordo che soddisfacesse entrambe le parti. Se resto, è anche perché vedo un futuro roseo per la squadra. Rispetto a quando sono arrivato, nel 2021, oggi giochiamo un hockey migliore. Lo abbiamo dimostrato ad inizio stagione, quando dominavamo le partite ed eravamo tra le squadre più forti della lega. Prima della pausa abbiamo attraversato un periodo negativo, ma sono fiducioso: ritroveremo la retta via. In questo campionato così equilibrato, basta vincere un paio di partite per risalire la classifica. Ma il nostro piano, ora come ora, è prendere un match alla volta. Nelle ultime partite di campionato, ci siamo allontanati troppo dalla nostra idea di hockey. All'inizio attaccavamo con coraggio e praticavamo un forecheck aggressivo. Nelle ultime settimane, invece, eravamo statici in zona neutra, pigri e timorosi di commettere errori. Così non si vince. La sosta ci ha fatto bene, torneremo quelli di prima. Personalmente, ho anche avuto tempo per recuperare dall’infortunio muscolare che mi aveva fermato qualche settimana fa. Ho giocato qualche partita con il dolore, finché non sono più riuscito a pattinare. Ora mi sento bene».

Nel frattempo, il Lugano ha potuto integrare il nuovo difensore canadese Justin Schultz, vincitore di due Stanley Cup con i Pittsburgh Penguins: «Dobbiamo ancora conoscerci bene - ci dice Santeri -, ma si capisce che è un ottimo innesto. Non si giocano 900 partite di NHL per caso e non capita tutti i giorni di avere uno come lui nello spogliatoio. Può insegnarci molto e porta una mentalità vincente».

«Un ruolo più importante»

Per un Santeri Alatalo che giura fedeltà alla maglia bianconera, c'è un Leandro Hausheer in partenza a fine stagione. «È stata una decisione molto difficile - spiega il 21.enne -, ho parlato a lungo con i dirigenti del Kloten e ho capito che da loro avrei potuto ritagliarmi un ruolo più importante. Anche con il Lugano ho avuto delle buone discussioni e tra di noi non ci sono stati attriti. Fino a fine stagione continuerò ad allenarmi con l'impegno di sempre e a fare il massimo per il bene dei bianconeri. Sarà poi il coach a decidere se il mio ruolo sarà lo stesso che ho avuto fin qui. Vogliamo tornare a giocare come facevamo ad inizio stagione e la pausa ci è servita per ricompattarci, per lavorare e per rigenerarci anche mentalmente».

Luca Gianinazzi è stato il primo allenatore a dare una possibilità ad Hausheer in National League. Quest'anno lo sta addirittura schierando con il difensore straniero, Dahlström. Eppure, Leandro afferma di voler andare a Kloten per ritagliarsi un ruolo più importante e ricevere più responsabilità. «È una motivazione che personalmente non capisco, ma è una sua scelta, una sua valutazione, e non possiamo farci niente, dobbiamo semplicemente accettarla», dice il tecnico bianconero. «Non ci fa piacere se un giovane giocatore ci lascia, avrei preferito che Leandro continuasse il suo percorso con noi, ma queste cose succedono ovunque». 

In compenso, il Giana si gode i rinnovi di Alatalo e Canonica: «Santeri è una pedina molto importante e centrale del nostro scacchiere, non solo sul ghiaccio ma anche nello spogliatoio. Crede in quello che stiamo facendo, nel nostro processo e nel modo in cui vogliamo giocare. Per Lorenzo il discorso è diverso: è un ragazzo giovane, cresciuto qui, che sta ancora cercando di salire sulla rampa di lancio. Crediamo che possa fare questo passo e diventare un giocatore dominante nella nostra lega e aiutare la squadra ad avere successo».