Hockey

Ambrì Piotta, un passo falso che non deve allarmare

Dopo la sconfitta di Friburgo l'allenatore leventinese Luca Cereda non perde di vista il quadro generale: «Abbiamo comunque mostrato carattere, stiamo lavorando bene»
© Keystone/Adrien Perritaz
Giacomo Notari
13.10.2024 18:00

Niente settimana da 9 punti per l’Ambrì Piotta. Dopo i successi a Kloten e nel primo derby stagionale, i leventinesi sono stati fermati in casa del Gottéron, perdendo per la seconda volta in stagione entro i 60 minuti. La trasferta di Friburgo, contro una squadra che sta attraversando un periodo di forti turbolenze, si è rivelata una trappola. E la rimonta di tre reti nel periodo centrale è stata vanificata dal definitivo 4-3 dell’eterno Julien Sprunger. «Ma devo dire che, a parte il primo tempo, mi è piaciuta tantissimo la reazione dei ragazzi», ha tenuto a sottolineare Luca Cereda. «Hanno dimostrato carattere. Nonostante gli scossoni, non hanno mollato, anche se rimanere a bocca asciutta è abbastanza deludente. Alla fine, credo che abbia vinto la squadra che lo ha voluto un po’ di più».

Il «tornado» non perdona

Lo ha ammesso pure l’allenatore dei biancoblu. Quando si parte subendo tre reti in venti minuti, a maggior ragione in trasferta, sperare di portare a casa qualcosa è quasi utopia. Di modi per spiegare l’avvio da incubo dei leventinesi ce ne sono tanti, e infatti Simone Terraneo e Luca Cereda hanno evidenziato due aspetti diversi per descrivere la vulnerabilità del primo periodo: «Penso che si debba soprattutto dare credito al nostro avversario», ha osservato il difensore ticinese. «Arrivavano da un periodo difficile e nel primo tempo sono partiti davvero forte, come un tornado, e noi abbiamo faticato a reggere il loro ritmo». A questo aspetto si aggiungono le fatiche del derby di 24 ore prima, scartate da Terraneo nella sua analisi, ma menzionate dal coach: «Giocare dopo un derby, una partita che emozionalmente richiede più energie, può influire. Sapevamo che il Friburgo avrebbe iniziato molto forte e non siamo riusciti a sopravvivere meglio nel primo tempo, quindi alla fine andiamo meritatamente a casa a mani vuote». A colpire sono stati Wallmark, Dorthe e Marchon, quest’ultimo addirittura in box play, a trenta secondi dalla prima sirena. Una terza rete evitabile che simboleggia perfettamente una gara condizionata dalle molte penalità (10 contro il Friburgo, 7 contro l’Ambrì).

Special team e schemi

Colpiti con l’uomo in più sul ghiaccio, i biancoblù si sono però fatti perdonare nel periodo centrale, trovando due volte la quadratura del cerchio in superiorità numerica. Bürgler – prima in cinque contro tre, poi in cinque contro quattro – ha segnato due reti praticamente identiche, nate da uno schema ripetuto più volte. Il numero 87 ha approfittato dei morbidi appoggi di Heed per gonfiare due volte la rete di Berra con il suo potente tiro. «Ultimamente avevamo avuto diverse occasioni, ma il disco non voleva entrare», ricorda Luca Cereda parlando del power-play. «Trovare due reti ci farà bene per le prossime partite». Le occasioni per concedersi un tris con l’uomo in più ci sono state, sia alla fine del secondo tempo, sia in avvio del terzo, ma questa volta l’Ambrì Piotta non è riuscito a concretizzarle. In questo senso ci si poteva aspettare qualcosa in più da parte degli stranieri, uno su tutti Kubalik, che non ha lasciato il segno nonostante gli oltre cinque minuti di ghiaccio in situazione di superiorità numerica. E lo stesso discorso vale per il topscorer Jesse Virtanen.

Ruggine smaltita

La sconfitta contro il penultimo in classifica è una piccola macchia nel percorso dei leventinesi, reduci da quattro vittorie di fila. Ma il modo in cui è arrivata – tenendo conto del contesto e del gol fortunoso con cui Sprunger ha deciso il match (tiro deviato dalla schiena di Curran) –, la rende tutt’altro che allarmante. Cereda ha infatti lanciato un messaggio pieno di ottimismo prima di concedersi un meritato riposo e preparare la sfida contro il Langnau di venerdì: «Da due settimane i ragazzi lavorano bene in allenamento e i risultati si vedono. Abbiamo smaltito la ruggine fisica e mentale che avevamo ad inizio stagione e la squadra sta andando nettamente meglio». A livello di risultati, inoltre, l’Ambrì poteva difficilmente sperare in un avvio migliore. E si tiene stretto il bottino di 19 punti in 11 partite.