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Ambrì, più forte delle avversità e ora più vicino all’obiettivo

Grazie alle cinque vittorie ottenute nelle ultime sei partite, i leventinesi si godono il 9. posto – «Contro il Kloten non è stata la nostra migliore prestazione, ma la squadra ha mostrato carattere» commenta Dominic Zwerger: «Tornare in linea con Kubalik? È sempre una gioia, mi sono divertito»
© KEYSTONE/Alessandro Crinari
Marco Maffioletti
02.02.2025 20:30

In trincea alla difesa del fortino. Questo è stato il motto dell’Ambrì sabato sera alla Gottardo Arena. Non è certo stata una delle uscite stagionali più convincenti dell’Ambrì a livello di gioco e produzione offensiva, ma i leventinesi hanno messo sul ghiaccio gli attributi e sono stati bravi a soffrire. Quest’ultima è una delle qualità tanto care e tanto predicate dal coach Luca Cereda. Il Kloten, in perdita di velocità, ha per certi versi sorpreso, sfornando un’ottima prestazione e schiacciando per quasi tutto l’arco del match i biancoblù. Sono sufficienti le statistiche dei tiri per far capire l’andamento della contesa: 18 quelli scagliati da Kubalik e soci, ben 45 quelli indirizzati dagli Aviatori verso la gabbia di un sontuoso Gilles Senn.

Il fantastico rientro di Senn

L’estremo difensore vallesano, al rientro dopo l’infortunio muscolare patito una decina di giorni fa, è stato semplicemente fantastico e dominante, un vero muro. Un altro grande merito dei padroni di casa è stato quello di superare indenni i 5’ d’inferiorità numerica causati dalla penalità disciplinare di Chris DiDomenico, autore di un check alla testa ai danni di Pontus Aberg. All’Ambrì sono dunque bastate le segnature di Landry al 6’ e di Bürgler al 37’, entrambe ottenute in powerplay. Un powerplay che si è rivelato croce e delizia, visto che pure l’unico gol incassato a opera di Ojamäki i sopracenerini lo hanno subìto al 29’ malgrado il vantaggio numerico sul ghiaccio. La gioia per la vittoria è ovviamente grande nelle fila biancoblù, come conferma l’attaccante Dominic Zwerger. «Non è certo stata la nostra migliore prestazione stagionale, ma l’intera squadra ha mostrato carattere, ha saputo soffrire e ha stretto i denti. A volte durante una stagione devi saper vincere certe determinate tipologie di partite, basandoti sulla difesa e sul combattimento. E poi Gilles Senn è stato semplicemente incredibile, dobbiamo dirgli un grande grazie».

Nonostante DiDomenico

Già, le 44 parate del portiere parlano da sole. Le avversità non sono di certo mancate, anche a livello mentale, basta appunto pensare all’uscita di scena di DiDomenico. «Siamo riusciti a bloccare diversi tiri in quella circostanza, il lavoro sporco è stato svolto egregiamente e malgrado la difficile situazione non abbiamo perso il coraggio», ribadisce l’austriaco. E finalmente stavolta è stato evitato un nuovo ennesimo supplementare. «Se ci abbiamo pensato nel finale? Quando sei sul ghiaccio in quei momenti c’è così tanta adrenalina ed emozione; l’unico pensiero è esclusivamente quello di tenere lontano il disco dalla tua porta e non pensi certo allo spettro di vivere un nuovo overtime». Il nativo di Dornbirn è reduce da un weekend positivo anche a livello personale. «Sono molto contento, in primis per l’intera squadra. I risultati del collettivo vengono sempre al primo posto. Abbiamo vinto tutte e tre le partite disputate nella settimana e sono felice di aver dato il mio contributo pure a livello contabile con la rete realizzata a Rapperswil. Avrei magari potuto segnarne una seconda, ma mi è mancato un pochettino di cinismo. Sono inoltre soddisfatto del mio bel ruolo in inferiorità numerica. Mi fa piacere poter aiutare la squadra in questo modo». A causa della penalità disciplinare di DiDomenico, Zwerger ha potuto tornare a giocare dopo parecchio tempo al fianco del suo grande amico Kubalik. «È sempre una gioia poter essere in linea con un elemento del calibro di Dominik, questo vale per tutti, non solo per me, mi sono divertito tanto».

Una serie positiva

L’Ambrì grazie alle cinque vittorie ottenute nelle ultime sei partite può trascorrere la pausa dedicata alla Nazionale al nono posto. A livello psicologico non è una cosa da sottovalutare e sino a poco tempo fa non era facile ipotizzare uno scenario simile. «Per il mentale è certamente positivo tutto questo. I tanti punti raccolti nelle ultime gare e il fatto di essere sopra la fatidica linea possono darci ulteriore slancio. Ora restano sette partite, dobbiamo continuare a giocare così e dare tutto quello che abbiamo. Faremo il massimo per agguantare i play-in. Dovremo sfruttare la pausa per cementare ulteriormente la fase difensiva. Quando incassi al massimo due reti hai buone chance di raccogliere punti». Un grande vantaggio che potrebbe permettere di raggiungere questo obiettivo è di poter contare attualmente su due portieri decisamente in stato di grazia. È semplicemente un lusso. «È proprio così, anche Juvonen è stato grandioso nelle recenti uscite, penso ad esempio al derby o al match di Rapperswil. Giù il cappello di fronte a lui e a Senn».

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