Bürgler: «La nostra è stata una reazione importante»
A volte - raramente, sia chiaro - bastano cinque minuti giocati con il piglio giusto, con carattere e con orgoglio per vincere le partite. Basta chiedere all’Ambrì Piotta, per conferma. Sì, cinque minuti di pura euforia - nelle prime fasi del terzo periodo - hanno evitato la figuraccia ai biancoblù. Cinque minuti di pura euforia hanno permesso alla squadra di Luca Cereda di incamerare tre punti pesantissimi in ottica qualificazione ai play-in. E i canti di gioia, alla Gottardo Arena, hanno come per incanto spazzato via i volti preoccupati.
Un tempo da incubo
Ha davvero rischiato di combinarla grossa, l’Ambrì Piotta. Troppo timidi nel primo tempo e semplicemente improponibili nel terzo centrale, i biancoblù hanno troppo a lungo scherzato con il fuoco. Imprecisi, lenti e pasticcioni, i leventinesi hanno permesso all’Ajoie non solo di rimanere in partita, ma addirittura di chiudere in vantaggio i primi quaranta minuti. Una prestazione sconcertante sotto tuti i punti di vista, insomma. «Per fortuna - sorride Dario Bürgler - le partite di hockey si disputano su tre periodi. Nelle fasi finali del tempo centrale avremmo dovuto giocare in maniera più semplice. Invece abbiamo permesso all’Ajoie di tornare in partita. Quando si vivono momenti di difficoltà è fondamentale effettuare le giocate giuste, senza badare troppo all’estetica».
Una reazione esagerata
Il principale merito dell’Ambrì Piotta è stato allora quello di riuscire - non è mai evidente - a cambiare completamente volto nel terzo periodo. Aiutati da un Ajoie che ha svelto perso completamente la bussola, i leventinesi hanno approfittato dell’energia positiva figlia dell’immediato pareggio firmato da Andre Heim. Una rete che ha totalmente liberato, anche mentalmente, l’Ambrì Piotta. «La nostra reazione - prosegue Bürgler - è stata importante. Non ci siamo detti molto al termine del periodo centrale. Ci abbiamo creduto e aver pareggiato quasi subito i conti ci ha sicuramente dato fiducia. Ha funzionato anche il power-play e questo è positivo in vista dei prossimi impegni».
In attesa di conoscere l’entità dell’infortunio di Senn - che ha rilanciato Janne Juvonen - l’Ambrì Piotta ha ancora una volta ha confermato di soffrire oltre misura le squadre sulla carta più deboli. Questa volta sono bastati cinque minuti, ma nell’immediato futuro servirà di più. Molto di più.