HC Lugano

Calvin Thürkauf: «Adesso tocca a noi»

Il capitano bianconero parla dei primi giorni con Uwe Krupp e dell’esonero di Luca Gianinazzi: «Non abbiamo mai voluto perdere, ora voltiamo pagina»
© Keystone/Samuel Golay
Fernando Lavezzo
16.01.2025 17:33

Tanta energia, clima sereno, voglia di impressionare il nuovo allenatore. E anche una sonora risata di gruppo a centro pista, dopo una battuta di Uwe Krupp che purtroppo, dagli spalti, non siamo riusciti a captare. La prima mossa del 59.enne tecnico tedesco, dunque, è stata quella di cancellare i musi lunghi. «L’atmosfera è un po’ cambiata, il divertimento fa parte del nostro lavoro e ultimamente, visti i risultati negativi, non c’è stato molto spazio per l’allegria», afferma Calvin Thürkauf. «Ma questo sentimento positivo – aggiunge il numero 97 – non deve distogliere la nostra attenzione dalla situazione in cui ci troviamo e dal duro lavoro che ci attende per poter raggiungere i nostri obiettivi». Pur ammettendo di aver ormai iniziato a pensare in italiano, stavolta il capitano bianconero ha preferito esprimersi in inglese. Per sentirsi maggiormente a suo agio ed evitare fraintendimenti legati alla lingua. «Krupp mi ha subito impressionato», spiega Calvin. «Ha tanta personalità e una grande storia come giocatore e allenatore. Ma è anche un bravo tipo. Siamo contenti e curiosi di lavorare con lui. I primi due giorni sono andati bene, tutti si sono mostrati aperti al cambiamento. Contro il Davos (domani sera alla Cornèr Arena, N.d.R.) vedrete subito alcune novità a livello tattico. Un passo alla volta, Krupp implementerà il suo sistema. La sua intesa con Antti Törmänen e i due nuovi assistenti Paolo Morini e Flavien Conne mi è subito apparsa buona, insieme stanno lavorando tanto e bene. Sono convinto che prepareranno al meglio il piano per sfidare i grigionesi».

Fa parte del business

Dopo il cambio di guida tecnica, ora tocca alla squadra dare le necessarie risposte. «Ne siamo consapevoli», spiega Thürkauf. «Come capitano ho ovviamente parlato ai compagni, ma in realtà non c’era bisogno di dire chissà cosa. Tutti, dopo la scossa data dal club, sapevano di doversi assumere le loro responsabilità. Noi giocatori di hockey siamo tipi competitivi per natura e non vorremmo mai perdere. Non lo volevamo neppure quando in panchina c’era Luca Gianinazzi. Il desiderio di imporci non è mai venuto meno. Purtroppo, le cose non sono andate come avremmo tutti sperato. Non vorresti mai vedere il tuo allenatore esonerato, ma anche questo fa parte del business. La dirigenza ha dovuto prendere una decisione difficile e noi dobbiamo fare il nostro lavoro. Non sono scelte che noi giocatori possiamo influenzare. Il nostro compito è allenarci, giocare e cercare di vincere le partite. Siamo in una posizione oggettivamente difficile e dobbiamo guardare avanti con rinnovata energia. Bisogna voltare pagina, dimenticare quello che è successo nel passato e cercare di conquistare più punti possibili da qui alla fine, a cominciare dalla sfida casalinga con il Davos. Vogliamo iniziare con il piede giusto il percorso insieme a Krupp. Manca ormai poco alla fine della regular season e non abbiamo tempo da perdere. Restano sedici partite e la sola cosa da fare è affrontarle una alla volta. Il nostro obiettivo resta sicuramente la qualificazione ai play-in, per avere poi una chance di accedere ai giochi per il titolo. Non ci accontentiamo di evitare lo spareggio tra le ultime due».

Uniti nelle difficoltà

Nella conferenza stampa di lunedì, quando Luca Gianinazzi è stato ufficialmente sollevato dall’incarico, il CEO bianconero Marco Werder aveva parlato di un gruppo di giocatori fin troppo unito, in cui nessuno ha avuto il coraggio o la forza di essere critico e duro con gli altri all’interno dello spogliatoio. «Fin qui – spiega Calvin Thürkauf – è stata una stagione molto complicata per noi giocatori, per i tifosi, per la proprietà e per la dirigenza. E nei momenti di difficoltà, bisogna restare uniti, compatti. A volte servono anche un po’ di contrasti, di battaglie, questo è sicuramente vero, ma vogliamo proseguire questo percorso fianco a fianco e risollevarci insieme».