Calvin Thürkauf: «Vogliamo regalare un sorriso ai nostri tifosi»
Era una tiepida sera di fine settembre. No, non è l’inizio di una fiaba natalizia, ma piuttosto la trama di un film dell’orrore. In quella notte del 28 settembre scorso, un lanciatissimo Lugano batteva il Kloten, conquistando il quarto successo di fila e issandosi al comando della classifica. Sono trascorsi quasi tre mesi e i bianconeri – da quel giorno – non sono più riusciti a vincere due partite di fila. Non tre, quattro o cinque: due. L’incoraggiante successo sullo Zugo aveva lasciato intravedere un po’ di luce in fondo al tunnel: una luce che a Langnau si è di nuovo spenta. All’improvviso, a testimonianza della fragilità tecnico-tattica e mentale di una squadra in perdizione. Ed ora, dall’alto – anzi, dal basso... – di un orribile penultimo posto, il Lugano si aggrappa al derby per provare a festeggiare il Natale con un minimo di serenità. Proprio un minimo, sia chiaro.
Chi si accontenta piange
La situazione dei bianconeri è talmente tragica che ormai c’è chi si accontenta di vedere per lo meno la giusta attitudine, sul ghiaccio. Come se non fosse necessario averlo sempre, l’atteggiamento corretto. Soprattutto quando alle spalle, in classifica, c’è solo l’Ajoie. Senza incantare, alla Ilfis per quaranta minuti il Lugano ha fatto il suo dovere: si è dato una chance di vincere, come amano spiegare gli allenatori. Ma non è bastato. Perché poi si è sciolto come neve al sole, complice una passività difensiva che una formazione alla disperata caccia di punti non si può semplicemente permettere. Altro che attitudine giusta. Distrazioni così se le puo magari permettere di tanto in tanto lo Zurigo, non questo Lugano.
La coppia che scoppia
Ad accendere la miccia – a favore dei tigrotti, ovviamente – ci ha pensato la premiata coppia di difesa formata da Calle Dahsltröm e David Aebischer. In occasione della rete del pareggio del Langnau, l’impresentabile svedese – ma dove l’ha trovato, Hnat Domenichelli? – ha affrontato alla balaustra Malone con l’energia di un bradipo in vacanza. Il suo compare friburghese – dal canto suo – si è addormentato nello slot, permettendo a Baltisberger di superare Dominic Nyffeler per la terza volta. L’episodio ha cambiato radicalmente il volto della sfida e grazie ad un’altra siesta non programmata della retroguardia bianconera, Allenspach ha infilato il disco che ha regalato – è proprio il caso di dirlo... – i tre punti al Langnau. Altro che la giusta attitudine.
La rabbia del capitano
Luca Gianinazzi si è detto «furioso». Nella pancia della Ilfis i giocatori bianconeri rientrano nello spogliatoio in silenzio, c’è chi scuote la testa. Calvin Thürkauf ha un diavolo per capello. E ne ha tanti, il capitano, di capelli: «Ci siamo davvero fatti male da soli, non è possibile concedere due reti così al Langnau. In entrambe le occasioni avevamo più uomini di loro nel nostro terzo, ma non siamo stati sufficientemente determinati. Questo campionato è difficile, per vincere le partite bisogna lavorare sodo per sessanta minuti e ancora una volta non lo abbiamo fatto. Dobbiamo assolutamente imparare a gestire molto meglio situazioni così. Eravamo in vantaggio e alla fine usciamo con un pugno di mosche in mano. Solo per colpa nostra».
La spinta della Cornèr Arena
Non rimane che il derby, ai bianconeri, per provare a regalare per qualche ora un po’ di gioia ai propri tifosi. Per un Natale davvero sereno, ripassare per favore l’anno prossimo. «Vogliamo vincere ogni partita – chiosa Thürkauf – e nessuno entra in pista per perdere. Desideriamo chiudere il 2024 su una nota positiva, vincendo il derby e regalando così un po’ di gioia ai nostri tifosi. E speriamo che il 2025 sia migliore. Saremo concentrati al cento percento contro l’Ambrì Piotta. È una partita importantissima per entrambe le squadre, ma il sostegno del nostro pubblico deve darci la spinta per andare a conquistare la vittoria».