«Ci è mancata un po’ di cattiveria»
«Abbiamo commesso tanti errori e perso troppi dischi. Difensivamente abbiamo giocato abbastanza bene, abbiamo reagito anche all’infortunio di Dahlström, ma se giochi così male con il puck, diventa molto difficile segnare più di una rete», spiega il terzino bianconero. «Settimana prossima dovremo fare meglio di così, se vogliamo tornare subito a vincere». Il terzo tempo è stato caratterizzato anche da numerosi episodi. In particolare da due reti annullate per fuorigioco dopo i rispettivi «coach challenge». Prima quella di Pestoni per il possibile 2-1, poi quella di Joly per il possibile 2-2. «Credo che gli arbitri abbiano preso la decisione giusta in entrambi i casi», afferma Mirco. «Detto questo, possiamo dire che la fortuna, stasera, è stata più dalla parte dell’Ambrì Piotta. Noi avremmo dovuto essere più intelligenti nella gestione del disco e nella finalizzazione. I nostri avversari hanno giocato con tanta energia, sfruttando il sostegno dei loro tifosi. Forse non è stata una partita molto attraente dal punto di vista dello spettacolo, ma entrambe le squadre hanno lottato».
L’impressione, però, è che nella prima metà della partita il Lugano sia stato superiore e che avrebbe potuto fare la differenza: «È vero», concorda Müller. «All’inizio abbiamo avuto maggiormente il controllo del match rispetto ai biancoblù. Abbiamo anche tirato tanto, ma non siamo andati abbastanza davanti alla porta. Gilles Senn è stato bravo, ma non lo abbiamo disturbato abbastanza. Avremmo dovuto attaccare in modo più semplice e diretto».
Così Luca Gianinazzi: «In sostanza, ci sono mancati i gol. Uno solo non è abbastanza. Difensivamente siamo stati bravi, abbiamo concesso poco. Davanti abbiamo creato più volume rispetto all’Ambrì. Ci è mancato quel 5-10% di cattiveria per andare dove fa male. Tanti nostri tiri sono arrivati dall’esterno, è venuta meno un po’ di presenza davanti alla porta».