Diego Kostner: «Abbiamo reso la vita troppo facile al Losanna»

Il risultato finale non lascia spazio all’interpretazione. A Losanna l’Ambrì Piotta non ha retto il ritmo dettato dai vicecampioni svizzeri, ed è così uscito dalla Vaudoise Arena con un netto cinque a zero. Diciamo che si poteva sperare in una ripresa meno brutale, per i biancoblù. A maggior ragione dopo i successi contro le corazzate Zurigo e Davos prima della pausa. «Quello che abbiamo mostrato non è assolutamente abbastanza», commenta Diego Kostner. «Sappiamo che ogni partita è una battaglia, e per poter vincerle dobbiamo fare di più». Sull’arco dei sessanta minuti, invece, il Losanna non ha mai dato la sensazione di potersi fare sgambettare dai biancoblù.
Losanna sovrano
La squadra di Geoff Ward ha dominato la contesa, concedendo davvero poco ai leventinesi, in particolar modo durante i primi due tempi. L’Ambrì Piotta è raramente riuscito ad installarsi in zona offensiva, e Pasche ha così attraversato i primi quaranta minuti con eccesiva tranquillità. «Hanno difeso molto bene», ammette Kostner. «Anche noi abbiamo però reso loro la vita abbastanza facile, regalando troppi dischi. Forse cercavamo sempre il passaggio di troppo. Avremmo sicuramente dovuto giocare in modo più semplice per poi provare ad aprire spazi ed essere più diretti e concreti verso la porta». Esercizio che è invece riuscito alla perfezione ai vodesi, le cui tre prime reti sono state praticamente identiche nella loro finalizzazione. «Sono tutte situazioni di due contro uno sulle quali Gilles (Senn, ndr.) non può nulla», osserva Kostner. «Ci ha tenuti in partita per i primi due tempi, ma noi non lo abbiamo aiutato». Anche difensivamente, insomma, le cose da ridire non mancano. E ci mancherebbe, dopo una batosta simile.
Dettagli simbolici
Non era la serata dei leventinesi, e a certificarlo sono stati anche alcuni episodi decisivi che hanno indirizzato la partita a favore del Losanna. Quella manciata di centimetri che è mancata per invalidare la prima rete del Losanna e rendere utile il coach challenge chiamato da Luca Cereda, ad esempio. Oppure quel tiro di Zaccheo Dotti che avrebbe potuto riaprire la partita andato a sbattere sul palo a 2-0, pochi secondi prima della rete del k.o. siglata da Rochette. Dettagli, sì. In serate come queste, tuttavia, ciò non basta per giustificare la netta disfatta. E allora, durante le tre partite prenatalizie rimanenti, l’Ambrì Piotta sarà costretto a riproporre il suo hockey migliore per non masticare un panettone amaro.