Due vittorie corroboranti
L’Ambrì va alla pausa dedicata alla Nazionale con il botto. In meno di 24 ore ha sconfitto le due capoliste, ovvero Zurigo e Davos. La prestazione fornita contro i grigionesi ha ricalcato un po’ quella della sera precedente. Tanto spirito di sacrificio e uno sforzo encomiabile. Basta in fondo una sola cifra a fotografare il tutto e a far capire da dove nasce questa magnifica vittoria. Sono stati ben 27 i tiri bloccati da Zgraggen e compagni. Fermare il forte Davos, trainato da due fuoriclasse come i cechi Stransky e Zadina è stato possibile, in buona parte, grazie all’attitudine battagliera.
Non solo difesa
I biancoblù però non si sono solamente limitati a difendersi, anche in attacco hanno costruito parecchie trame interessanti. La partita è stata assolutamente godibile e in fondo il risultato di 1 a 0 non ha rispecchiato pienamente il raggio di azione offensivo sviluppato dalle due contendenti. Ci sono state diverse scene concitate, salvataggi in extremis e le emozioni non sono di certo mancate. Il più grande merito dei leventinesi è quello di aver sfoggiato un ottimo box-play. In particolar modo all’11’, quando Wüthrich è incappato in una sciocchezza, incassando una penalità di partita. Nei 5’ d’inferiorità numerica i locali sono stati perfetti, evitando che la contesa prendesse una piega poco edificante.
La personalità di DiDomenico
Lo stesso vale per la seconda situazione con l’uomo in meno sul ghiaccio, affrontata al 55’. A decidere le sorti dell’incontro è stata dunque l’unica rete della serata, quella ottenuta da Inti Pestoni al 31’31. Una segnatura giunta al termine di una bella combinazione con DiDomenico, autore di uno splendido assist. Il canadese è stato ancora una volta un pilastro e ha trascinato i compagni, dimostrando grande personalità e fornendo un immenso aiuto sia nella fase offensiva sia in quella difensiva.
Un portiere magistrale
Su tutti però una citazione la merita Gilles Senn. Il portiere si è rivelato un enorme baluardo sull’arco dell’intero weekend e sabato ha potuto festeggiare il primo shutout della stagione, oltretutto proprio contro la sua ex squadra. «È veramente una bellissima sensazione», afferma l’estremo difensore. «Abbiamo avuto una settimana dura fronteggiando tre avversari molto forti. Andare alla pausa dedicata alla Nazionale in questa maniera fa molto piacere». Il vallesano ha alle spalle il miglior weekend dell’intero campionato. «Esatto, sono riuscito a mantenere un livello alto e ripartire da quanto mostrato la sera prima a Zurigo. Più in generale abbiamo giocato con molta intensità, siamo riusciti a fare tanto forechecking, riuscendo sempre a disturbare gli avversari e senza mai mollare la presa. Inoltre i compagni hanno veramente bloccato una marea di dischi». Importante anche la capacità nel reagire alle avversità, come ad esempio quando ci si è ritrovati per 5’ in box-play. «La prova è stata superata anche perché è stata affrontata con positività. Aver passato indenne questa fase delicata ci ha dato ulteriore forza ed energia».
Da fuori sembra che DiDomenico, dopo un brevissimo periodo di adattamento, sia diventato un elemento dominante e che il suo avvento abbia un influsso e uno spirito positivo su tutti gli altri componenti della squadra. «Chris porta molta esperienza, una qualità preziosa. Di leader comunque ne abbiamo parecchi, gente che si alza a parlare nelle pause o che discute sulla panchina di riposo. Lui è sicuramente uno di quelli e ciò viene captato dall’intero gruppo».
La pausa sul più bello
Ora arriva la pausa della Nazionale, quasi un peccato forse. «Siamo reduci da un filotto di tante partite. All’inizio di questa serie, forse a causa della stanchezza, non c’eravamo sempre con la testa, in seguito tutto è migliorato, ma credo che in definitiva una piccola pausa possa essere benefica». Anche per curare qualche botta. A Zurigo, Senn è apparso dolorante. «È stato solo un piccolo problemino, dovuto al caldo estremo che c’è all’interno dell’impianto zurighese, nulla di grave, sto bene». Per finire è tempo di un piccolo bilancio globale. «Devo darmi un voto? Direi 4.75. Credo di avere avuto buone partite e che sia stato abbastanza costante, anche se non sono mancate alcune serate difficili e a volte ho avuto qualche calo di prestazione. Chiaramente c’è ancora margine di progressione, voglio sfruttare questo break per andarlo a prenderlo».