Duro ritorno alla realtà per il Lugano
Brusco ritorno sulla Terra per il Lugano. Ventiquattro ore dopo l’importante vittoria nel derby, i bianconeri sono stati battuti 5-1 a Zurigo. La squadra di Luca Gianinazzi ha disputato un buon primo tempo, nel quale ha sprecato troppe occasioni per poi incassare l’1-0 di Lammikko in power-play. All’inizio del periodo centrale, un erroraccio di Joly ha spianato la strada alla seconda rete del finlandese. Da quel momento, gli svarioni individuali si sono moltiplicati, così come gli spazi a disposizione della squadra di casa, cinica e concreta. Dopo il 3-0 di Sigrist, i ticinesi hanno avuto un sussulto con il 3-1 di Zohorna, ma l’illusione è durata poco, con il 4-1 di Frödén arrivato ancora prima della seconda pausa. Nel terzo tempo, Grant ha subito chiuso i conti in superiorità numerica. Sceso in pista senza l’infortunato Mirco Müller (ne avrà per diverse settimane) e con due difensori stranieri, il Lugano ha deciso di rinunciare a Carr, rompendo subito la super linea appena ricomposta con il ritorno di Thürkauf. Una decisione che farà discutere. Di seguito la cronaca del match.
Primo tempo
Nei primi due minuti il Lugano finisce tre volte in liberazione vietata, ma dopo una prima incursione pericolosa di Aleksi Peltonen, lanciato dal fratello Jesper, i bianconeri sciolgono la tensione e prendono in mano la partita. Le occasioni per passare in vantaggio si susseguono, in particolare con Thürkauf (due volte), Zanetti e Arcobello, ma Zumbühl – preferito al titolarissimo Hrubec – salva lo Zurigo con grande sicurezza. Al 10’52’’ i padroni di casa vanno in gol, ma la rete è giustamente annullata per invasione dell’area di porta. Al 13’30’’ Aebischer spreca un assist in transizione di Thürkauf, mancando incredibilmente la porta. In affanno, i Lions trovano linfa vitale da due power-play consecutivi. Al 14’27’’ viene espulso Thürkauf, ma il box-play ospite non lascia spazi. Al 18’12’’, però, Lammikko porta in vantaggio i suoi con Arcobello sulla panchina dei cattivi. Il finlandese viene dimenticato nello slot e ha tutto il tempo per freddare Schlegel. Il buon primo tempo dei bianconeri si chiude dunque tra i rimpianti.
Secondo tempo
Passano appena 25 secondi e Sekac si ritrova sul bastone il disco per pareggiare da due passi, ma la mira del ceco è pessima. Al 23’ Joly esagera con le finte sulla linea blu offensiva e perde stupidamente il disco: in contropiede, ancora Lammikko va a firmare il 2-0 con un gran tiro all’incrocio. Una lezione di cinismo quella del centro finlandese. Al 26’12’’ Schlegel compie una prodezza col guantone, su tiro ravvicinato di Zehnder. Per lo Zurigo iniziano ad esserci troppi spazi e ancora Zehnder manca la rete dopo un pasticcio di Aebischer. Il 3-0 è nell’aria e arriva, puntuale, al 29’51’’. Schlegel respinge una prima conclusione del solito Zehnder, ma Sigrist ha vita facile nell’avventarsi sul rimbalzo e mettere un’ipoteca sulla vittoria. Il Lugano però non ci sta e al 31’59’’ accorcia le distanze con il 3-1 di Zohorna, anche in questo caso dopo un rimbalzo corto concesso dal portiere. Al 33’05’’ Schlegel ferma il contropiede di Malgin, partito tutto solo dopo un errore di Hausheer. Al 35’ Joly manca il tocco nello slot su invito di Thürkauf. La squadra di Gianinazzi insiste, ma al 36’53’’ si fa nuovamente sorprendere dalla velocità d’esecuzione dei padroni di casa, dimenticando Frödén nello slot: lo svedese, imbeccato dallo scatenato Lammikko, non perdona e firma il 4-1.
Terzo tempo
Al 41’09’’ Joly commette un ingenuo fallo in zona offensiva. Con l’uomo in più, Lehtonen è subito pericoloso sfuggendo con estrema facilita a Jesper Peltonen. Il power-play zurighese – inspiegabilmente tra i peggiori del campionato a livello statistico – colpisce un’altra volta grazie a Grant, liberato sul secondo palo da Malgin per il 5-1. Al 47’05’’ arriva anche la prima superiorità numerica in favore dei ticinesi. Con Zehnder penalizzato, Müller colpisce il palo al 48’37’’. Al 57’24’’ viene espulso Bünzli. La gara, però, è già archiviata da un pezzo.