E all’improvviso parla Steinmann

Incredibile, ma vero. Inavvicinabile dai giornalisti fino a un attimo prima (e in teoria fino alla fine della stagione), il nuovo direttore sportivo Janick Steinmann è l’unico bianconero a presentarsi ai microfoni. «È una mia decisione», spiega l’ex Rapperswil. «Lo faccio per supportare i ragazzi. Stanno facendo tutto per venire a capo di questa serie molto complicata. Voglio esserci nei momenti duri. E questo lo è. I giocatori sarebbero stati pronti a parlare con la stampa, ma ho ritenuto che fosse meglio per loro restare tranquilli, tornare a casa e ricaricarsi per la prossima partita». Sembra un segnale di panico. «Ma non lo è, per nulla», afferma il ds.
«Dopo due sconfitte difficili da digerire, sentivo la necessità di far sentire alla squadra il mio sostegno. Siamo un’organizzazione e in quanto tale dobbiamo restare tutti uniti. Sono convinto che abbiamo ancora le nostre carte da giocare per ribaltare la situazione, la squadra farà di tutto per girare la serie». Al lavoro da un paio di settimane, Steinmann ha già assistito di persona a due cocenti sconfitte: «Anche stasera abbiamo pagato una doppia inferiorità numerica. Cose che capitano, nell’hockey. L’Ajoie è bravo a capitalizzare le sue occasioni in power-play. Ora dobbiamo trovare il modo di portare il momentum dalla nostra parte. Tutti si rendono conto della situazione al 100%. C’è molta pressione ed è per questo che sono venuto io a parlare con i giornalisti». Il ds non prevede scossoni: «Un cambio di allenatore è escluso, Krupp sta facendo un buon lavoro, dobbiamo insistere». Di certo Janick non immaginava un inizio così difficile per la sua nuova avventura: «È una sfida che dobbiamo accettare tutti insieme, restando mentalmente forti e credendo pienamente nel processo. Ci serve una prima vittoria su cui costruire la risalita».