Hockey

I dettagli e Gilles Senn premiano l’Ambrì Piotta

Sfida equilibrata alla Gottardo Arena: i biancoblù vincono grazie alla rete di Tommaso De Luca e agli interventi del loro portiere – Toccante minuto di raccoglimento in memoria di Geo Mantegazza
Il gol decisivo dei biancoblù messo a segno da Tommaso De Luca. ©Keystone/Samuel Golay
Flavio Viglezio
11.10.2024 23:07

È dell’Ambrì Piotta, il primo derby stagionale. Un derby bello, veloce, combattuto e giocato con buona intensità da entrambe le squadre. Un derby equilibrato, iniziato con un minuto di raccoglimento in memoria di Geo Mantegazza: un momento di grande emozione, rispettato - fa davvero piacere sottolinearlo - da tutta la Gottardo Arena.

Non hanno rubato proprio nulla, i biancoblù, così come non avrebbe rubato nulla il Lugano se avesse portato a casa qualche punto. Ma nell’hockey - bella scoperta ...- vince chi segna un gol in più dell’avversario. Ed allora la squadra di Luca Cereda è stata migliore dei bianconeri. Punto e basta. Certo, nel complesso i bianconeri hanno controllato maggiormente il gioco e hanno tirato di più dell’Ambrì Piotta. Ma - non è la prima volta in stagione - hanno peccato di concretezza, bloccati anche dall’ottima prestazione di un Gilles Senn che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante in casa leventinese. I biancoblù, dal canto loro, hanno puntato tutto o quasi su ordine e disciplina difensiva: davanti sono poi bastate le reti di Dominik Kubalik - la prima del ceco, in un derby - e quella decisiva di Tommaso De Luca nel terzo periodo, favorita da una leggerezza di Alatalo.

Un po’ di tutto, di tutto un po’

Un terzo tempo in cui in Leventina è accaduto un po’ di tutto. Il Lugano - che ha recuperato Schlegel - ha dovuto rinunciare all’acciaccato Dahlström: per lo svedese si parla di problemi muscolari. Poi sono saliti in cattedra - si fa per dire... - i linesman: due coache’s challenge hanno annullato una rete di Inti Pestoni e in seguito quello che sarebbe stato il gol del pareggio di Michael Joly. Decisioni giuste, in entrambe le occasioni.

Alla fine al popolo biancoblù sono pure venuti i capelli bianchi: con il Lugano ormai senza portiere per tentare l’assalto finale, l’Ambrì Piotta ha sprecato l’impossibile per chiudere definitivamente in conti prima del sessantesimo. Clamorosa in questo senso l’occasione capitata a Dario Bürgler, che da un paio di metri ha incredibilmente colpito il palo.

Tra meriti e difetti

Alla fine - come spesso accade in incontri così tirati - a fare la differenza sono state le situazioni speciali. L’Ambrì Piotta ha trovato la sua prima rete con un uomo in più sul ghiaccio ed ha poi resistito a quattro superiorità numeriche bianconere. Dall’altra parte il Lugano può recitare il mea culpa per non essere mai stato in grado di colpire in power-play. I meriti degli uni si mescolano insomma alle lacune degli altri.

L’Ambrì Piotta ha insomma trovato la quadratura del cerchio. I tre difensori stranieri garantiscono solidità e impulsi offensivi, mentre davanti

- in attesa di una maggior produzione da parte degli import - i biancoblù riescono sempre, in un modo o nell’altro, a fare la differenza. Il Lugano è invece ancora alla ricerca di nuovi equilibri, dopo l’infortunio occorso a Calvin Thürkauf. E la speranza, in casa bianconera, è che oltre al derby non si sia perso anche Dahlström.

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