Hockey

Il Lugano riparte da Mirco Müller: «Ora iniziamo a risalire la classifica»

Assente dal derby del 22 novembre, il difensore bianconero è pronto a tornare in pista - Domani sera alla Cornèr Arena arriva il Losanna capolista, reduce da sette vittorie consecutive: «I tre punti servono sicuramente più a noi che ai vodesi, ma dobbiamo anche volerli più di loro»
© CdT/Gabriele Putzu
Fernando Lavezzo
09.01.2025 22:30

Quanto è mancato Mirco Müller al Lugano? «Tanto!», esclama il diretto interessato, mostrandoci il suo sorriso sdentato. Lo dice scherzando, certo, ma sotto sotto il difensore zurighese è ben consapevole della sua importanza. La sua ultima partita risale al derby del 22 novembre, vinto 3-1 dai bianconeri. Nel corso del periodo centrale, il numero 25 si infortunò al ginocchio sinistro: trauma distorsivo con interessamento dei legamenti. Un brutto colpo per una squadra che era appena tornata a muovere la classifica grazie a due successi in tre partite. Nelle tre settimane successive, senza il suo giocatore più utilizzato (21’53’’ di media), il Lugano entrò definitivamente in crisi, con sette sconfitte in otto gare, l’ingaggio di Törmänen come consulente di uno staff tecnico in affanno e il clamoroso addio di Justin Schultz. Altre quattro settimane più tardi, con la squadra sempre impantanata nel fondo della classifica, l’ex giocatore di San Jose Sharks e New Jersey Devils è finalmente pronto al rientro. L’allenamento di questa mattina ha dato risposte positive e contro la capolista Losanna, reduce da sette vittorie di fila e domani sera ospite alla Cornèr Arena, Mirco ritroverà il suo posto in difesa. Lo farà in coppia con l’ultimo arrivato, il finlandese Valtteri Pulli.

Voglia e fiducia

«Mi sento bene», afferma Müller. «Fortunatamente l’infortunio si è rivelato meno grave di quanto si pensava in un primo momento, ma quando sono interessati i legamenti, serve pazienza. Non è stato facile guardare le partite senza poter dare una mano alla squadra, ma adesso sono pronto».

La difesa è al gran completo. Ed è proprio da lì che i bianconeri dovranno ripartire dopo le due recenti sconfitte contro due avversarie dirette, Friburgo e Bienne. «Peccato non aver dato seguito ai successi con Ambrì e Berna, ma qualcosa nel nostro modo di giocare è cambiato. Antti Törmänen ha portato nuove idee, piccoli dettagli. La base, però, è sostanzialmente la stessa. Dovremo lottare e avere fiducia. Il Losanna è in gran forma e sta giocando molto bene, ma davanti ai nostri tifosi vogliamo tornare a fare del nostro meglio. Cercheremo quindi di mettere pressione sin dal primo secondo. Questi tre punti servono più a noi che ai vodesi e quindi dobbiamo dimostrare di volerli più di loro».

Punto di riferimento

Si diceva dell’importanza di Müller: «Le sconfitte subite dopo il mio infortunio possono essere una coincidenza, ma è vero che io, giocando tanti minuti, avevo tante responsabilità. E per una squadra non è mai facile riassestarsi quando ti viene a mancare un punto di riferimento. Senza dimenticare che io non ero il solo assente. In questo senso, non siamo stati particolarmente fortunati. Tante partite, inoltre, ci sono sfuggite a causa di singoli episodi o di errori individuali. Detto questo, rimuginare sul passato non serve a niente. Ci restano diciotto gare e in palio ci sono ancora tanti punti».

Testacoda

Dopo la capolista, sabato sera il Lugano affronterà il fanalino di coda Ajoie a Porrentruy. Indipendente dal diverso valore degli avversari, è un weekend da non sbagliare. «Sarà innanzitutto importante battere il Losanna in casa nostra. Questo ci darebbe una buona spinta per poter iniziare a risalire la classifica», afferma Mirco. Che, insieme a Pulli, formerà una coppia di difesa tra le più grandi e grosse che il Lugano ricordi: «Ho osservato Valtteri dagli spalti: è solido e usa bene il fisico». Sarà la ricetta giusta per dare una svolta alla stagione?