La 500. volta di Fazzini: «Fiero di questo traguardo»
A Ginevra Luca Fazzini disputerà la sua 500. partita con la maglia del Lugano: «Un traguardo che mi rende fiero», afferma l’attaccante. Intanto, alle Vernets, la formazione bianconera proverà a sbloccarsi a livello offensivo: «Al momento c’è qualcosa che non va, ma sono sicuro che le reti arriveranno presto».
Quella a Ginevra contro il Servette non sarà una trasferta come un’altra, per Luca Fazzini. Alle Vernets l’attaccante ticinese festeggerà infatti le 500 partite in NL, tutte ovviamente con la maglia bianconera. «Sapevo – afferma il «Fazz» con un sorriso – di non essere lontano da questo traguardo, ma mi era sfuggito che lo avrei festeggiato contro il Ginevra. È una bella soddisfazione, soprattutto perché l’ho raggiunto con una sola squadra, il Lugano. Ne sono davvero molto fiero».
Non lo dice apertamente, Fazzini, ma si capisce facilmente che battezzerebbe più che volentieri la ricorrenza con un gol. O anche due. Ne ha bisogno, un Lugano ancora fermo ad una sola rete segnata in due uscite: «Al momento in fase offensiva ci manca qualcosa e stiamo cercando di capire cosa non va. Possiamo e dobbiamo assolutamente fare meglio. Ma sono convinto che lavorando ancora più duramente davanti alla porta avversaria le reti arriveranno presto. Per provarci ci proviamo, lo si è visto anche contro gli ZSC Lions, ma giriamo un po’ troppo al largo invece di puntare più diretti sul portiere. Va anche detto che martedì Hrubec ha disputato una grande partita contro di noi. Non abbiamo però scuse e ci aspetta un weekend importante, in questo senso». Anche per non farsi assalire dai dubbi: «Esatto. Non nascondo che una situazione simile entra un po’ nella mente, soprattutto in quella dei giocatori più offensivi. La verità è che tra difensori e attaccanti ci deve essere una maggiore collaborazione: si difende in cinque e si attacca in cinque. Anche perché si è già visto come in questa stagione sarà più complicato trovare la via del gol. Sono arrivati tanti ottimi portieri e con i sei stranieri il livello del campionato si è ulteriormente alzato».
Segnare aiuterebbe anche Fazzini a fare il pieno di fiducia, a lanciare definitivamente la nuova stagione: «La chimica con Arcobello e Morini c’è sempre stata. Eravamo pronti, ma non siamo stati in grado di crearci tante occasioni da gol. D’altra parte è un inizio di campionato un po’ strano: anche giocatori come il mio grande amico Gregory Hofmann o Sven Andrighetto non hanno ancora trovato la via della rete. Personalmente sento che, quando non segno, i tifosi non sono felici della mia prestazione. Ma so anche che trovare i gol è il mio mestiere e quindi accetto le critiche.
Intanto a partire dalla sfida con il Ginevra il Lugano avrà un Connolly in più nel motore: «Credetemi, Brett è davvero forte e potrà realizzare molti gol. D’altra parte ne ha segnati un centinaio in NHL. Brett ha tutte le qualità necessarie per far bene nel campionato svizzero: fisico, visione di gioco, fiuto del gol. E porta anche tanta esperienza».
Per un attacco che fatica, c’è una difesa che ha fin qui subito una sola rete, dando prova di solidità e affidabilità: «Assolutamente e questa è una buona base di partenza. Difensivamente abbiamo giocato due buone partite e Koskinen ha subito mostrato le sue grandi qualità. Sa dare sicurezza a tutta la squadra, così come lo sa fare Schlegel: siamo fortunati ad avere due estremi difensori di questo livello. Abbiamo visto più volte quanto sia fondamentale Genoni per lo Zugo: adesso per quel che concerne i portieri non abbiamo più nulla da invidiare ai campioni svizzeri».
A meno di sorprese dell’ultima ora sarà Schlegel a difendere la porta bianconera alle Vernets: non gli mancherà il lavoro, al cospetto di una formazione dal potenziale offensivo impressionante: «Il Ginevra è senza dubbio una delle favorite per la conquista del titolo. Hanno una rosa di altissimo livello. Per noi si tratterà di un test tanto importante quanto difficile, considerando pure la lunga trasferta che ci attende». E domani alla Cornèr Arena arriverà il Losanna: «Ormai l’assurdità di questo calendario non stupisce più nessuno. In NHL riescono senza problemi a disputare due partite nella stessa regione, mentre da noi sembra una cosa impossibile. Non si può pretendere che una squadra abbia la giusta freschezza atletica nel secondo impegno del weekend dopo un’andata e ritorno a Ginevra il giorno precedente».