La rivincita del coach dimenticato: lo strano caso di Lars Leuenberger

È un po’ come quando si viaggia. Si privilegiano le mete esotiche e ci si dimentica sovente delle bellezze del proprio Paese. Capita anche con gli allenatori. Arrivano spesso e volentieri dal Nordamerica, dalla Svezia o dalla Finlandia. E ci si scorda di quanto possano essere in gamba anche i tecnici rossocrociati. Ne sa qualcosa Lars Leuenberger: sparito per qualche anno dai radar dei club di National League, l’allenatore sangallese è tornato con il botto nel giro dell’hockey che conta. Chiamato al capezzale di un Friburgo in chiara difficoltà nello scorso mese di dicembre, Leuenberger ha subito portato il Gottéron alla conquista della Coppa Spengler. E mercoledì - vincendo gara-7 alla PostFinance Arena - ha battuto il «suo» Berna, permettendo al Friburgo di qualificarsi per una semifinale dei playoff alla quale solo qualche mese fa non credeva più nessuno. Guadagnandosi il diritto di disputare una serie con il Losanna - un remake della passata stagione - che promette scintille.
Una dolce rivincita
Il «suo» Berna, si diceva. Già, perché l’ex attaccante dell’Ambrì Piotta - aveva chiuso la sua carriera da giocatore proprio con la maglia biancoblù nel 2006 - aveva già vissuto una situazione molto simile con il club della capitale, nella stagione 2015-2016. Come il Gottéron quest’anno, anche il Berna nel mese di dicembre di quasi dieci anni fa era in crisi. Il 18 dicembre i dirigenti decidono di esonerare Guy Boucher, l’allenatore canadese arrivato in Svizzera tre stagioni prima direttamente da Tampa Bay. La squadra viene affidata al suo assistente: sì, proprio Lars Leuenberger, che non va oltre l’ottavo posto nella stagione regolare. Ma nei playoff gli orsi si trasformano: nei quarti spazzano via per 4-0 gli ZSC Lions, poi in semifinale fanno un sol boccone del Davos (4-1). In finale il Berna affronta il Lugano di Doug Shedden: non c’è storia, finisce 4-1 e gli orsi conquistano così il 14. titolo nazionale della loro storia. È il Lugano di Elvis Merzlikins, di Fredrik Pettersson, di Linus Klasen e di Maxim Lapierre. Il canadese cerca di provocare Leuenberger: «Lars, I got you!», gli dice dopo un cambio con un sorriso beffardo dei suoi. È però il Berna a «fregare» i bianconeri e a sollevare la coppa destinata ai campioni svizzeri. Nonostante il trionfo il club della capitale non lo conferma e Leuenberger - che tutti dicono abbia un caratterino bello tosto - si prende un anno sabbatico. Mercoledì è stato proprio lui a mettere fine ai sogni di gloria degli orsi, che speravano di tornare grandi dopo il terzo posto ottenuto nella regular season. Una dolce rivincita, per coach Lars.
Un futuro già segnato
Che a Berna a dire il vero era poi tornato in qualità di direttore dello scouting. Le emozioni della panchina sono però un’altra cosa. Nel campionato 2020-2021 il Bienne lo ingaggia quale coach ad interim al posto di Antti Törmänen, che deve fermarsi per curare il cancro.
È l’ultima esperienza in NL e Leuenberger accetta l’offerta dell’Olten in Swiss League. Ci rimane poco meno di tre anni: l’11 gennaio del 2024 subisce addirittura l’onta dell’esonero, il suo posto sulla panchina dei solettesi viene preso da Gary Sheean. Se il Friburgo fosse andato bene con Pat Emond, con ogni probabilità Leuenberger sarebbe ancora un disoccupato di lusso. Ed invece la sfortuna dell’uno ha fatto la gioia dell’altro e nel 2025 il Gottéron è la squadra che ha conquistato più punti di tutte le altre. Eppure Leuenberger sa già che il suo destino è segnato: per la prossima stagione il club della BCF Arena ha già ingaggiato Roger Rönnberg, lo svedese da una vita alla guida del Frölunda di Göteborg. Leuenberger si dovrà consolare con il ruolo di assistente, anche se dovesse vincere il primo titolo nella storia del Gottéron. Davvero uno strano destino.
Un derby elettrico
Poco male, dopo il Berna il tecnico sangallese muore dalla voglia di sgambettare anche il Losanna, in un derby romando che si annuncia infuocato. La rivalità tra le due squadre è enorme. I vodesi - dopo la finale dello scorso anno persa con lo ZSC - puntano con decisione al titolo. Il Friburgo cerca invece il primo atto conclusivo dal 2013, quando era stato battuto dal Berna. Cerca soprattutto il suo primo titolo nazionale in assoluto, il Gottéron. Dodici mesi fa, in semifinale, era stato superato dal Losanna per 4-1 nella serie. Ma attenzione: non c’era Lars Leuenberger, il coach dimenticato dallo strano destino.