L’Ambrì e i suoi stranieri, qual è la formula magica?
Dopo aver giocato due partite di fila per la seconda volta in stagione, stasera a Zurigo Janne Juvonen lascerà verosimilmente il posto a Gilles Senn. E così Philippe Maillet potrà tornare a dare una mano all’attacco dell’Ambrì Piotta dopo due gare in sovrannumero. In casa biancoblù le gerarchie tra gli stranieri sembrano chiare. I giochi ad incastro sono ancora all’ordine del giorno, ma a ben guardare, in seguito alla partenza di Ang e Lilja, il ballottaggio è diventato sostanzialmente uno solo: quello tra il portiere finlandese e il centro québécois. Dopo l’approdo in Leventina, lo scorso 29 ottobre, di Chris DiDomenico, quest’ultimo ha sempre giocato: 11 presenze, con 3 gol e 7 assist. L’ex attaccante del Friburgo si è così aggiunto alla lista degli intoccabili, composta da Dominik Kubalik, Tim Heed (entrambi con 26 partite su 26) e Jesse Virtanen, che ha mancato una sola sfida, quella casalinga del 2 novembre contro il Berna, per la nascita dei suoi gemelli. Kodie Curran è stato lasciato fuori in tre circostanze ad inizio campionato e recentemente ha saltato altri tre match per infortunio. Di fatto, però, anche il difensore canadese rientra da tempo tra gli imprescindibili, con 19 presenze. Due in più di Maillet, che a sua volta aveva trascorso cinque serate in infermeria nella prima parte della stagione, ma che dopo l’ingaggio di «DiDo» ha disputato solo 7 partite su 11 (5 delle quali in assenza di Curran o Virtanen). Nell’ultimo mese abbondante, ogni volta che Cereda ha potuto contare sull’effettivo d’importazione al completo, il sacrificato per far posto a Juvonen è stato Philippe.
Punti fermi
Ma qual è, numeri alla mano, la formula magica dello staff tecnico leventinese? La classifica suggerisce che di garanzie non ce ne sono, e di magie tantomeno, vista la media di 1,27 punti a partita. È indubbio, però, che Luca Cereda e i suoi assistenti abbiano individuato un punto fermo: i tre difensori stranieri. Heed, Virtanen e Curran sono stati schierati insieme in 18 partite su 26. Tolte le prime tre giornate di campionato, nelle quali Curran era in sovrannumero, nelle altre cinque gare giocate con due soli difensori stranieri la scelta è stata forzata dalle assenze per motivi familiari (Virtanen) oppure per infortunio (quattro volte Curran). Le statistiche premiano questo trend. Nelle 18 sfide disputate con tre difensori stranieri, infatti, l’Ambrì ha raccolto 25 punti, per una media di 1,38. Nelle 8 partite con due soli terzini di importazione, i punti racimolati sono stati 8, uno a partita.
Tre più tre
La base su cui l’allenatore leventinese inizia a costruire il suo line-up, dunque, è chiara: i tre difensori stranieri. Del resto, Curran era stato ingaggiato alla fine di agosto proprio perché le partite di preparazione avevano evidenziato i limiti del reparto arretrato. In 11 circostanze, la formula scelta è stata quella del 3+3, ovvero tre terzini e tre attaccanti. Una soluzione che ha portato 17 punti, per una media di 1,54. La formula 1+3+2, con Juvonen, tre difensori e due attaccanti è stata utilizzata 7 volte, per un totale di 7 punti (media 1,0).
In cinque occasioni, l’Ambrì è sceso in pista con la formula 1+2+3, con Juvonen, due difensori e tre attaccanti, ottenendo 5 punti (media 1,0). Due volte, nelle recenti trasferte di Davos e Langnau, affrontate senza l’infortunato Curran, i leventinesi hanno schierato solo 5 stranieri, con Juvonen partito dalla panchina (e subentrato alla Ilfis), due difensori e tre attaccanti. Due i punti raccolti. In un solo caso, il 20 settembre a Zurigo, alla seconda giornata di campionato, si è puntato su due difensori e quattro attaccanti (oggi sarebbe impossibile). I biancoblù vennero sconfitti all’overtime.
Con il Senn di poi
Tirando le somme, la formula magica dell’Ambrì Piotta – con buona pace di Janne Juvonen – è quella che vede in pista i sei stranieri di movimento, tre in difesa, tre in attacco. La media di 1,54 punti ottenuta con questa composizione collocherebbe i leventinesi al settimo posto, non lontano dallo Zugo. Il portiere finlandese è stato schierato titolare 12 volte, con un bilancio di 12 punti (media 1,0). Con Senn titolare (14 volte), la media è stata di 1,5.
Il riscatto di Ang e Lilja
A queste statistiche hanno contribuito anche Jonathan Ang e Jakob Lilja, i due attaccanti stranieri partiti a fine ottobre. Il canadese (7 partite, 0 gol, 1 assist con l’Ambrì) si sta riscattando in Svezia, dove con l’HV71 ha totalizzato 3 gol e 5 assist in 8 partite. Lo svedese Lilja (11 partite, 0 gol, 1 assist in Leventina), passato al Friburgo nello scambio con «DiDo», ha segnato 4 gol in 9 gare disputate con il Gottéron.