«L’ingaggio di Schultz? Non potevamo aspettare, con otto stranieri siamo a posto»
Tanti infortuni in rapida successione e in ruoli nevralgici hanno convinto il Lugano a riaffacciarsi sul mercato con l’ingaggio del 34.enne difensore canadese Justin Schultz. Non proprio uno sconosciuto, anzi. «La situazione attuale è un po’ delicata, tutti questi eventi negativi, verificatisi uno dietro l’altro, stavano insinuando qualche dubbio e non potevamo più permetterci di aspettare», ci spiega il direttore sportivo Hnat Domenichelli. I cui pensieri, in questi giorni, sono sicuramente tornati anche alla già sfortunatissima stagione 2023-24.
Dopo l’ingaggio, nelle scorse settimane, del portiere slovacco Adam Huska, resosi necessario per far fronte alla lunga assenza di Joren van Pottelberghe, il club bianconero ha quindi deciso di rinforzare anche la difesa, attualmente orfana dello svedese Calle Dahlström. Dalla NHL è dunque arrivato – o meglio, arriverà nei prossimi giorni – Justin Schultz. Il 34.enne ha firmato fino a fine stagione. Per delineare lo spessore del personaggio bastano poche righe: 12 stagioni di fila in NHL, 826 partite, 81 gol, 284 assist. Ma soprattutto due Stanley Cup conquistate da titolare con i Pittsburgh Penguins di Sidney Crosby ed Evgeni Malkin, nel 2016 (contro i San Jose Sharks) e nel 2017 (contro i Nashville Predators di Roman Josi).
Esperienza e stabilità
Reduce da due stagioni con i Seattle Kraken (157 presenze e 70 punti), Schultz porterà alla Cornèr Arena tanta esperienza, leadership, sostanza e qualità. Il suo arrivo non è direttamente legato ai guai muscolari di Dahlström, il cui recupero avverrà a breve, nei tempi previsti, come ci conferma il ds bianconero: «Bisogna guardare il quadro generale; in undici giornate di campionato abbiamo registrato cinque infortuni a giocatori importanti e in posizioni diverse: da Thürkauf a Schlegel, da van Pottelberghe a Dahlström, fino a Zohorna. Normalmente, a stagione iniziata, non entriamo sul mercato così presto, ma il livello della lega è troppo alto per far trascorrere altre 4-6 settimane senza intervenire. Volevamo dare immediatamente al nostro staff la possibilità di schierare di nuovo una squadra completa e competitiva».
L’opportunità di mettere le mani su un giocatore come Justin Schultz ha fatto il resto, aggiunge Domenichelli: «Stiamo parlando di un ottimo difensore two-ways e mi aspetto che possa giocare in tutte le situazioni, anche in power-play, ma sarà lo staff tecnico a decidere come utilizzarlo. Stando alle informazioni che ho raccolto, è in buona forma e aveva ancora mercato in Nordamerica. Sarà lui a spiegarvi la decisione di venire qui».
A posto così
In attesa di aggiornamenti sulle condizioni di Zohorna, colpito al volto da un disco in allenamento e valutato giorno per giorno, il ds bianconero esclude l’arrivo di un nuovo attaccante d’importazione nonostante le difficoltà realizzative di quelli attuali: «Ora abbiamo otto stranieri sotto contratto e siamo coperti in ogni ruolo. Inoltre, quando mancano giocatori importanti, mi aspetto che altri si assumano maggiori responsabilità. Credo in questa squadra, ha già dimostrato il suo valore. Dobbiamo stringere i denti ancora un po’ per ritornare al più presto quelli di prima».