Lo Zurigo si conferma campione

Suona l’ultima sirena del campionato 2024-25. A vincere sono ancora loro, gli ZSC Lions. A perdere, come un anno fa, è il Losanna, piegato in sole cinque partite. Gara-5 alla Vaudoise Arena ha premiato il cinismo dello Zurigo, che ha trovato il decisivo 3-2 in power-play al 52’55’’ grazie a Frödén, dopo una penalità per cambio scorretto. Il gol del topscorer svedese, firmato con un tuffo alla Bobby Orr, leggenda dei Boston Bruins, è stato contestato dal Losanna, che ha pure chiamato il «coach challenge» per una sospetta ostruzione di Grant sul portiere Pasche. Dopo una lunga analisi video, gli arbitri hanno accordato la rete. Un episodio che farà discutere, ma che nulla toglie ai meriti dello Zurigo, capace di firmare la doppietta Champions League-National League. Favoriti sin da settembre e secondi al termine della regular season alle spalle dei vodesi, i Lions hanno superato al meglio la partenza del loro allenatore Marc Crawford, il 30 dicembre, per motivi di salute. E allora questo titolo, l’11. nella storia del club, porta anche la firma di Marco Bayer. Il ds Sven Leuenberger ci ha visto giusto, scegliendo di puntare sul responsabile dei GCK Lions. Una mossa che conferma la straordinaria struttura organizzativa dei Lions, laureatisi campioni anche negli U20, negli U17 e negli U15. Un dominio che non si spiega solo con la disponibilità finanziaria. Il 52.enne Bayer è stato raramente sotto i riflettori. Assistente in NL (Langnau, Rapperswil, Berna) e per Patrick Fischer con la Svizzera ai Mondiali del 2021 e 2022, ha anche allenato la Nazionale U20 per tre stagioni prima di accettare il ruolo di allenatore dei GCK Lions nel 2023. Dopo il trionfo dello scorso anno, ci si chiedeva se i Lions sarebbero stati ancora affamati. La risposta è stata chiara. Il bis è arrivato senza ritoccare la rosa, nonostante l’infortunio di Hollenstein. La ricetta di Leuenberger ha funzionato ancora: i due migliori attaccanti svizzeri, Malgin e Andrighetto, il miglior difensore svizzero, Kukan, un ottimo portiere come il ceco Hrubec, giovani emergenti (Rohrer e Baechler in particolare) e stranieri molto efficaci. È nata una dinastia?