Hockey

Lugano e Ginevra, dalle sfide playoff al duello a distanza per evitare l’Ajoie

Le due grandi deluse del campionato sognano ancora i play-in, ma lottano tra di loro per sfuggire ai playout contro i giurassiani – In stagione il Servette conduce per due vittorie a una, lo scontro diretto in programma il 27 febbraio alle Vernets si annuncia infuocato
©SALVATORE DI NOLFI
Flavio Viglezio
18.02.2025 06:00

Non hanno ancora abbandonato il sogno di partecipare ai play-in, Lugano e Ginevra. La matematica permette ancora di sperare, anche se al momento l’obiettivo più realistico per le due squadre è quello di evitare i playout contro l’Ajoie. È una lunga storia, quella tra le Aquile e i bianconeri, fatta di scontri nei playoff, di incroci di giocatori e di allenatori. Lugano e Ginevra sono le grandi deluse di questa stagione: dei bianconeri si sa purtroppo ormai già tutto, mentre il Servette - dopo il titolo nazionale nel 2023 e il trionfo in Champions League dello scorso anno - si augurava di tornare ai vertici anche in Svizzera. Ed invece no. E con ogni probabilità a decidere le sorti delle due formazioni sarà lo scontro diretto in programma alle Vernets il prossimo 27 febbraio, in occasione della penultima giornata della stagione regolare. Nell’attesa, andiamo a ripercorrere, tra presente e passato, gli incroci tra le due squadre.

La prima volta

La vera rivalità tra i due club inizia nella stagione 2013-2014. Per la prima volta, Lugano e Ginevra si affrontano nei playoff, allo stadio dei quarti di finale. Il Servette ha chiuso il campionato al 4. posto, i bianconeri al 5. Ed allora la sfida si annuncia estremamente equilibrata. Sulla panchina ginevrina c’è Chris McSorley, a Lugano si sta cercando di aprire un nuovo corso con l’emergente Patrick Fischer. La serie però non ha storia, il Ginevra passa il turno con un chiaro 4-1. Gara-5 si decide ai rigori: è Noah Rod a mandare i bianconeri in vacanza.

L’incubo D’Agostini

Dodici mesi più tardi si replica. Questa volta è il Lugano - che ha chiuso la regular season al 3. posto - a partire con i favori del pronostico. «L’hockey - dice Fischer - è uno sport onesto. Noi siamo più forti e ci qualificheremo per le semifinali». Ed invece no, a passare è ancora il Servette che si impone nella serie per 4-2. Il Ginevra va sul 2-0, il Lugano reagisce e pareggia i conti, ma poi crolla e perde le ultime due partite per 4-2 alla Cornèr Arena e 5-2 alle Vernets. Il Servette - trascinato da un Matt D’Agostini scatenato - si dimostra più completo.

Quel rigore di Furrer

Il destino vuole che bianconeri e granata si ritrovino anche un anno dopo. Questa volta c’è però in ballo un posto in finale. A guidare il Ginevra c’è sempre McSorley, a Lugano Doug Shedden ha preso il posto di Fischer. Nei quarti i bianconeri hanno eliminato lo Zugo, il Servette ha fatto fuori il Friburgo. È il Lugano di un giovane Merzlikins, di Pettersson, di Klasen e di Maxim Lapierre. La serie è dura ed intensa, ma i bianconeri spezzano la maledizione e dopo dieci anni tornano in finale dei playoff imponendosi per 4-2. Sportivamente drammatica gara-6 alla Cornèr Arena: dopo sessanta minuti il risultato è di 3-3 e si va all’overtime. Philippe Furrer subisce un fallo da rigore da parte dell’ex Kevin Romy. Shedden cerca di mandare in pista Klasen, ma il regolamento dice che a tirare deve essere uno dei giocatori già in pista. A sorpresa a lanciarsi è lo stesso Furrer: Robert Mayer è battuto, il Lugano è in finale. «È stato uno dei momenti più belli della mia carriera dopo i titoli vinti con il Berna», dirà a fine partita il difensore.

La rivincita di Chris

Sette anni più tardi, Lugano e Ginevra si ritrovano nei pre-playoff. McSorley - che non si è lasciato bene con il Servette - è sulla panchina bianconera. Dall’altra parte c’è Jan Cadieux, con un passato da giocatore nel Lugano. I bianconeri si impongono alle Vernets in gara-1 per 2-1. Poi, nella sfida di ritorno, sono costretti all’overtime dalle Aquile: lo decide Alatalo al 62’27’’ con un missile dalla lunga distanza. «Sono fiero di questo gruppo - dice McSorley -. Questo successo significa molto per me e per la mia famiglia, c’erano in ballo tante emozioni a livello personale». Nei quarti dei playoff il Lugano viene eliminato per 4-0 dallo Zugo.

Vantaggio Ginevra

Dal passato al presente, il passo è breve. Entrambe le squadre, in stagione, si sono separate dal loro allenatore. A Ginevra si è scelto di puntare sulla continuità: la squadra - dopo l’esonero di Cadieux - è stata affidata all’ex vice Yorick Treille. Il Servette conduce per 2-1 negli scontri diretti disputati in questa stagione: si è imposto per 3-1 a Lugano il 1 novembre, prima del successo bianconero per 5-2 del 23 gennaio. L’ultima sfida ha visto la vittoria del Ginevra per 5-2, dopo che il Lugano si era portato sul 2-0. Uno dei grandi protagonisti dell’incontro era stato l’ex bianconero Markus Granlund, autore di 1 rete e di 2 assist. Per quel che concerne il calendario, il Servette - che ha disputato una partita in meno dei bianconeri - incontrerà in casa Ambrì Piotta, Zugo e Lugano. In trasferta se la dovrà vedere con Friburgo e Berna. Il Lugano ha a disposizione ancora due partite casalinghe contro Ajoie e Bienne. Lontano dal Ticino affronterà invece Losanna e, appunto, Ginevra.

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