Lugano senza argomenti, gara-1 è del Friburgo

Senza argomenti, indisciplinato, nervoso, il Lugano esce frastornato da gara-1 dei quarti di finale alla BCF Arena, sconfitto 6-2 dal Friburgo. L’unico momento favorevole ai bianconeri, l’improvviso 1-1 di Fazzini al 19’28’’, è durato la miseria di 18 secondi. Tanto è bastato al Gottéron per ritrovare il vantaggio con Wallmark. Dal periodo centrale in poi, non c’è stata storia, con i padroni di casa volati sul 4-1 già al 32’48’’ grazie a due dei suoi attaccanti migliori: Sörensen e ancora Wallmark. Nel terzo tempo, dopo il secondo gol personale di Sörensen per il 5-1, sono arrivare le reti di Marco Müller e il 6-2 a porta vuota di Walser.
La squadra di Luca Gianinazzi – tradita in particolare dalla sua innocua prima linea – ha passato gran parte del match a inseguire il disco. E a buttarlo via ogni volta che se ne è impadronita. Le situazioni speciali, tanto per cambiare, non hanno aiutato Thürkauf e compagni.
Nei playoff bisogna guardare sempre avanti. Ecco: lunedì, nella casalinga gara-2, il Lugano dovrà soprattutto rendersi conto che i playoff sono già iniziati. E mostrare un volto completamente diverso. Lo staff tecnico bianconero, che stasera ha rilanciato Quenneville al posto di Ruotsalainen, confermando Tennyson in difesa e gettando nella mischia i fratelli Arnaud e Maxime Montandon (due licenze B in arrivo da Sierre), dovrà trovare le giuste contromosse dopo un primo round nettamente favorevole a Christian Dubé. E chissà che in porta non possa rivedersi Schlegel, ieri tornato per la prima volta in panchina dopo l’infortunio di fine gennaio.
Di seguito la cronaca del match, tempo per tempo.
Primo tempo
Nei primi minuti il Lugano pasticcia in zona di difesa, ma il Friburgo – tanto aggressivo quanto impreciso nell’esecuzione – non ne approfitta. Al 4’49’’, con il primo affondo, Joly conquista una superiorità numerica per fallo di Gunderson. Tra scelte cervellotiche e passaggi fuori misura, il power-play bianconero non punge. Al 14’19’’ il Friburgo concretizza la maggior mole di gioco portandosi in vantaggio con un tiro all’incrocio di Streule. Al 18’17’’, dopo un’occasione mancata da Carr nello slot, il Lugano si fa prendere in contropiede da Wallmark. Koskinen salva a tu per tu con il centro svedese. Al 19’28’’ la squadra di Gianinazzi pareggia i conti con un tiro a fil di palo di Fazzini, liberato in transizione da un intelligente tocco di Quenneville. Incredibilmente, il Gottéron riesce a riportarsi in vantaggio ancora prima della sirena, con il 2-1 di Wallmark al 19’46’’. Koskinen non fa bella figura sul tiro dalla distanza del numero 32, angolato ma non potente.
Secondo tempo
Non inizia bene il periodo centrale dei bianconeri, che al 21’07’’ si ritrovano per la prima volta in inferiorità numerica per un colpo di bastone di Marco Müller. Il box-play disinnesca senza problemi il miglior power-play della regular season. Al 26’30’’ ci prova la quarta linea del Lugano, pericolosa con Patry e Canonica. Al 27’56’’ c’è invece un disco perso da Thürkauf in zona neutra all’origine del 3-1 burgundo: Mottet vince il duello con il capitano bianconero e serve Sörensen, che fredda Koskinen con uno straordinario tiro all’incrocio. Al 31’17’’ tocca a Verboon sedersi sulla panchina dei puniti. Stavolta il power-play del Gottéron non spreca l’occasione, trovando il 4-1 al 32’48’’ con Wallmark, imbeccato nello slot da Sörensen. Con il disco già in rete, lo svedese viene poi atterrato fallosamente da Mirco Müller, che viene a sua volta penalizzato. Il risultato non cambia, nonostante un’occasione di Schmid, lanciato in velocità. Dopo 35 minuti, sono solo 7 i tiri in porta dei bianconeri. Una miseria. Attorno al 36’ ci provano Patry e Andersson, ma Berra ha vita facile. Al 37’08’’ gli ospiti possono tornare a giostrare con l’uomo in più per un bastone alto di Marchon. Il disastroso power-play bianconero sfuma al 38’45’’ per un cross-check di Quenneville su Dufner. È la quarta penalità sul conto degli ospiti nel solo periodo centrale. Frustrazione allo stato puro. Al rientro di Marchon, il Friburgo sfiora la quinta rete con un contropiede lanciato da… Mirco Müller.
Terzo tempo
Il Friburgo riparte con l’uomo in più, ma è Carr a sprecare l’occasione migliore in “shorthand”, sparacchiando a lato su invito di Thürkauf. Al 41’14’’, con le due squadre di nuovo a cinque contro cinque, Marco Müller supera Berra, ma la rete viene giustamente annullata per un netto fuorigioco dopo il “coach challenge” del Gottéron. Al 43’30’’ Koskinen chiude due volte la porta a Etter. Al 45’ un liscio di Andersson lancia il contropiede di Bertschy, che si impappina davanti al portiere bianconero. Al 47’09’’ la prima linea burgunda fa ciò che vuole in transizione e Sörensen firma la doppietta personale per il 5-1. Subito dopo la rete il topscorer svedese viene alle mani con Alatalo: due minuti a entrambi. Al 47’40’’ altra penalità sul conto di Quenneville. Al 51’30’’ Sörensen manca la tripletta in contropiede. Sul capovolgimento di fronte arriva il 5-2 di Marco Müller (51’41’’). Al 56’13’’ Joly viene fermato fallosamente da De la Rose. Gianinazzi chiama il “time-out” e prova il tutto per tutto giocando in 6 contro 4, con Koskinen in panchina. Tanto per cambiare il power-play è inguardabile e Walser firma il 6-2 nella gabbia sguarnita al 57’02’’. Al 58’54’’ Mirco Müller, tra i più nervosi, riceve 10 minuti di penalità disciplinare.