Hockey

Maillet: «La posizione è buona, ma il lavoro continua»

I biancoblù superano il Berna con una prova di grande maturità, ma l’accesso ai play-in si deciderà domani - Intanto i leventinesi si godono l’ottavo rango
Philippe Maillet e Dario Bürgler festeggiano il 3-1 segnato dal canadese in power-play. © Keystone/Andrea Branca
Fernando Lavezzo
27.02.2025 23:45

Ambrì

Un occhio ai propri beniamini sul ghiaccio e un altro rivolto allo schermo del telefonino o al tabellone, per controllare i risultati delle altre piste. No, i play-in non sono ancora assicurati per l’Ambrì Piotta. Ma alla Gottardo Arena si festeggia comunque alla grande, alla faccia della matematica, tra cori di giubilo e sfottò all’indirizzo dei cugini bianconeri, condannati ai playout. Superando il Berna con autorità, i biancoblù sono saliti all’ottavo posto. Ma tutto si deciderà soltanto domani sera. I leventinesi, qualora dovesse andare tutto storto - ma proprio tutto -, potrebbero scivolare addirittura in dodicesima posizione. Meglio non pensarci, dopo una lunga risalita. Per decidere del proprio destino, del resto, alla squadra di Luca Cereda basterà conquistare due punti alla BCF Arena. Contro un Friburgo comunque motivatissimo, chiamato a difendere il suo prezioso sesto rango dall’assalto del Kloten.

Buone abitudini

Nel primo «stress test» del fine settimana, l’Ambrì Piotta ha retto benissimo, giocando con maturità, intensità, disciplina e nervi saldi. Tutto ha funzionato bene, insomma: Juvonen tra i pali, il power-play (che con due reti ravvicinate ha spaccato il match all’inizio del periodo centrale), il box-play (che ha retto per oltre un minuto in 3 contro 5) e la solidità difensiva. Da metà gara in poi, con il risultato sul 4-1 per i padroni di casa, la squadra di Tapola ha avuto più spesso il disco, ma non è mai riuscita a trovare varchi nell’ordinata difesa leventinese. «È stata una buona vittoria, siamo stati in controllo per tutti i sessanta minuti e le unità speciali hanno fatto la differenza», ci dice Philippe Maillet, autore del 3-1 e dell’assist per lo spettacolare 4-1 di Kubalik. «Ovviamente sarebbe stato bello avere questa continuità di rendimento già prima, ma è sempre meglio trovare la forma ideale a fine stagione che all’inizio. Ora ci siamo messi in una buona situazione, però il nostro lavoro non è ancora finito. Dobbiamo portare in pista queste buone abitudini anche a Friburgo, consapevoli di avere il destino nelle nostre mani».

Un trio micidiale

L’Ambrì Piotta visto all’opera nelle ultime due gare casalinghe, contro Bienne e Berna, lascia ben sperare anche per l’ultima delicata trasferta. E con l’intesa raggiunta da Maillet, DiDomenico e Kubalik - ora micidiali anche in superiorità numerica - tutto è più facile: «Anche prima ci capitava di giocare ottimi power-play, ma il disco non entrava. Ora le cose vanno meglio ed è evidente che questo ci sta aiutando», conclude il centro québécois.

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