Mario Kempe: «Che gioia essere finalmente qui»
La telenovela è terminata. Mario Kempe è un nuovo giocatore del Lugano: l’attaccante svedese nella mattinata di sabato si è allenato con i suoi nuovi compagni e domani sarà in pista contro lo Zugo. Tutto ok anche a livello di permessi, insomma. Luca Gianinazzi lo ha provato in un terzetto completato da Marco Zanetti e Giovanni Morini. «Sono davvero felice di essere qui – spiega il 35.enne centro – di avere la possibilità di pattinare e di allenarmi. Nell’ultima settimana non ho avuto tante possibilità di scendere sul ghiaccio, ma mi sono tenuto in forma in palestra. In Svezia, durante le feste di fine anno, le piste sono praticamente tutte chiuse. Comunque mi sono sentito bene in questo primo allenamento con la maglia bianconera».
La benedizione di Freddie e Linus
I tifosi del Lulea – per utilizzare un eufemismo – non hanno preso bene il tuo desiderio di trovare un’altra sistemazione. «Comprendo la delusione dei tifosi svedesi. Speravano in un altro contributo, ma sinceramente non mi sono mai trovato bene a Lulea. I tifosi amano la loro squadra, ma alla fine io ed il Lulea abbiamo trovato la migliore soluzione per entrambi. Ora sono contento di essere arrivato a Lugano e questa è la cosa che più conta ai miei occhi». Non è mai evidente per uno straniero arrivare in una nuova squadra a stagione in corso. Mario Kempe ha però le idee chiare: «È una nuova sfida, eccitante. In carriera ho giocato pochissimo in Svezia. Ho avuto l’opportunità di conoscere molti campionati, ma mai quello svizzero. Si apre un nuovo capitolo e sono molto fiducioso, anche perché ho sentito parlare molto bene del Lugano. Conosco bene Linus Klasen e Fredrik Pettersson, ho parlato con loro e mi hanno detto solo belle cose di questo club e del campionato elvetico. Voglio portare la mia esperienza e aiutare la squadra sia offensivamente sia difensivamente».
Un attaccante completo
Hnat Domenichelli ti ha presentato come un centro «two-ways».
«Sì mi piace
lavorare duro in ogni zona della pista, avere il possesso del disco in attacco
e difendere in maniera solida». Fare
bene a Lugano potrebbe aprire a Kempe la porta dei Mondiali con la maglia della
Svezia: «Ho giocato una paio di campionati del mondo ed è sempre bello
rappresentare il proprio Paese. Ma adesso mi concentro solo sul Lugano: se poi
arrivasse l’opportunità di vestire la maglia delle Tre Corone ai prossimi Mondiali,
ne sarei felice».
Argentina, mon amour
Mario non è un nome tipicamente svedese. Ma c’è una ragione legata… ai Mondiali
di calcio del 1978 in Argentina.
«Sì – afferma Kempre ridendo – mio papà era un
grande appassionato di calcio e decise di chiamarmi Mario in omaggio a Mario
Kempes, grande protagonista di quei campionati del mondo con l’Albiceleste.
Voleva pure che – proprio come Kempes – scegliessi in numero 10. Ma alla fine
ho scelto diversamente».
Le ultime dallo spogliatoio
Oltre a Mario Kempe, contro lo Zugo il Lugano potrà contare anche su Aleksi Peltonen, appena arrivato da Davos. Hanno recuperato Joey LaLeggia, che ritroverà un posto in difesa, e Jeremi Gerber. Mancheranno gli infortunati Andersson, Carr, Granlund, Canonica, Marco Müller, Walker e Patry. Questi i terzetti offensivi provati da coach Gianinazzi: Joly, Thürkauf, Ruotsalainen; Fazzini, Arcobello, Quenneville; Zanetti, Kempe, Morini; A. Peltonen, Verboon, Cormier. Gerber e Cjunskis si giocano il posto di 13. Attaccante. Intanto il recupero di Daniel Carr procede più velocemente del previsto: l’attaccante canadese potrebbe recuperare prima dei tempi previsti, fissati in un primo momento a metà febbraio.