Hockey

«Papà mi ha fatto i complimenti»

Nel successo bianconero contro il Rapperswil Aleksi Peltonen ha realizzato la sua prima rete con la maglia del Lugano: «Mio padre segue da vicino me e Jesper e questa squadra gli è rimasta nel cuore; vogliamo uscire tutti insieme da questo momento difficile»
© CdT/Gabriele Putzu
Flavio Viglezio
07.12.2024 06:00

La prima volta non si scorda mai. Aleksi Peltonen ha finalmente realizzato la sua prima rete in maglia bianconera. Ha dovuto attendere a lungo, ma ha segnato un gol pesantissimo, che ha permesso al Lugano di battere il Rapperswil e di mettere così fine ad una serie negativa che iniziava a farsi pesantissima. I tre punti con i sangallesi – in vista dei difficili impegni dl weekend contro ZSC Lions e Davos – sono stati puro ossigeno per i bianconeri. «È stato un momento emozionante – spiega Peltonen – che attendevo da tanto tempo. Sono contento di aver segnato, ma soprattutto di aver aiutato la squadra a ritrovare la via della vittoria. È stata una bella azione di squadra e io mi sono trovato al posto giusto al momento giusto. I tre punti contro il Rapperswil erano fondamentali e aver dato il mio contributo mi ha reso davvero felice».

In posa con il disco

Già, al posto giusto al momento giusto. Aleksi era dove bisogna essere pe avere successo: nello slot, davanti alla porta. «Non ci sono segreti, per segnare bisogna andare proprio nello slot, davanti al portiere avversario. La fortuna va provocata. Per una volta siamo stati favoriti da un rimbalzo concesso da Melvin Nyffeler, ma in generale tante reti vengono realizzate in questo modo. L’altra sera siamo stati solidi difensivamente e questa è stata la base per tornare alla vittoria. E davanti siamo riusciti a sfruttare almeno un paio delle occasioni che ci siamo creati».

Una rete celebrata come si deve anche dai compagni di squadra. Daniel Carr, per esempio, sul suo conto Instagram ha pubblicato una foto di Peltonen in posa con il disco: «Tutti i compagni erano felicissimi per me e questo mi ha fatto un gran piacere. Ognuno cerca di aiutare l’altro ad avere successo, anche individualmente. Stiamo attraversando un momento complicato, ma l’atmosfera tra di noi rimane ottima. Vogliamo tutti dare una svolta alla nostra stagione e tornare a vincere con più regolarità. Il gruppo sta reagendo alle difficoltà e adesso vogliamo compiere ulteriori passi avanti».

«Ciao, sono papà»

Nella lontana Finlandia – dove allena l’IFK di Helsinki – si è commosso anche papà Ville. «Beh, non so se si sia commosso per così poco (ride, NdR). Papà però mi ha chiamato e mi ha fatto i complimenti. Era molto felice per il mio primo gol in maglia bianconera. È stato bello sentirlo in un’occasione così speciale. Segue da vicino me e Jesper e ha sempre il Lugano nel cuore. È bello condividere questa esperienza in bianconero con mio fratello. Viviamo nello stesso palazzo, siamo quasi sempre insieme. Discutiamo tanto e non solo di hockey. Anzi, spesso per ricaricare le batterie è utile parlare d’altro, fa bene staccarsi da quello che è il nostro lavoro».

Impegno e serenità

Non sta vivendo una stagione facile, Aleksi Peltonen. Tante partite in tribuna, altre da 13. attaccante. Ora sta però ottenendo più ghiaccio da Luca Gianinazzi e contro lo Zurigo giocherà nella linea completata da Sekac e Marco Müller: «Non è mai facile andare in tribuna o giocare poco. Un professionista desidera sempre aiutare la squadra. Nei momenti difficili, cerco però sempre di rimanere positivo: lavoro ancora più duramente per mettere in difficoltà l’allenatore e per meritarmi un posto nel line-up. Come ho già detto, ho il supporto di tutti i compagni e questo mi aiuta molto. In questo periodo le cose per me stanno andando meglio: voglio approfittarne e conquistare definitivamente la fiducia del coach».

La crisi in cui è sprofondato in Lugano non ha di certo aiutato Aleksi a ritagliarsi uno spazio più importante: «Adesso il messaggio è chiaro: ognuno di noi deve svolgere in maniera esemplare il proprio ruolo, dando il massimo in ogni circostanza, in allenamento come in partita. Ritengo che il passo avanti fatto contro il Rapperwil sia stato importante a livello di fiducia nei nostri mezzi. E lo shutout di Schlegel ci infonde ancor più ottimismo, perché significa che siamo migliorati difensivamente. Nel weekend ci attendono due impegni difficili contro Zurigo e Davos, ma possiamo affrontarli con un po’ più di serenità. Vogliamo fornire il massimo sforzo e alla fine vedremo come sarà andata».

L’esperienza di Antti

Da mercoledì sera alla Cornèr Arena c’è anche Antti Törmänen, il nuovo Senior Advisor che ha già iniziato il suo nuovo lavoro con la squadra bianconera. Il Lugano si attende molto dalla collaborazione tra il finlandese e Luca Gianinazzi: «Antti ha già cominciato a fornire il suo contributo. Sta portando una nuova prospettiva, un modo un po’ diverso di vedere le cose. Sono sicuro che la collaborazione con il nostro coach porterà i suoi frutti. Törmänen ha già parlato individualmente con alcuni di noi: le sue parole e i suoi consigli potranno rivelarsi importanti. È estremamente interessante ascoltare una persona della sua esperienza: siamo felici che sia arrivato a darci una mano».

Botta al costato per Radim Zohorna

Per la sfida in casa con gli ZSC Lions e in trasferta a Davos il Lugano non potrà contare su Radim Zohorna, che mercoledì sera ha subito una botta al costato. Torna dunque in pista Mark Arcobello. Sempre assenti i soliti van Pottelberghe, Mirco Müller, Guerra e Morini. Questi i terzetti offensivi disegnati da coach Gianinazzi: Joly, Thürkauf, Carr; Fazzini, Arcobello, Canonica; Sekac, Marco Müller, A. Peltonen; Zanetti, Verboon, Patry. Cormier e Reichle si giocano il posto di 13. attaccante. 
In questo articolo: