Pestoni: «La situazione inizia a diventare frustrante»
Voleva una reazione dopo la sconfitta subita a Bienne, Luca Cereda. «Dobbiamo imparare a vincere queste partite», aveva affermato piuttosto stizzito il tecnico dell’Ambrì Piotta. Già, la prestazione della Tissot Arena non deve essere andata giù al Cere, che - già costretto a rinunciare a Virtanen, diventato papà - ha modificato il volto dei suoi quattro terzetti offensivi. In particolare l’allenatore di Sementina ha separato Zwerger da Kubalik, proponendo una superlinea composta dal ceco, da DiDomenico e da Maillet. Una mossa che ha portato un beneficio solo parziale: sì, DiDomenico ha messo a segno il suo primo gol in maglia biancoblù, ma alla fine - all’ennesimo overtime - i biancoblù contro il Berna hanno subito la loro quarta sconfitta consecutiva, la settima nelle ultime otto uscite. Benvenuta sia la pausa, insomma. «La situazione - spiega Inti Pestoni - inizia a diventare anche un po’ frustrante. Ci proviamo, vediamo che abbiamo la possibilità di vincere ogni partita che giochiamo, ma poi in questo periodo usciamo invece spesso con una sconfitta dal ghiaccio. A caldo è anche difficile spiegare perché. Adesso dovremo approfittare della pausa per lavorare bene alcuni aspetti del nostro gioco. La sosta ci farà sicuramente bene: dobbiamo metterci alle spalle questo periodaccio».
Decide Merelä
L’Ambrì Piotta ha iniziato la sfida nel migliore dei modi, chiudendo in vantaggio il primo periodo grazie alla prima rete leventinese di Chris DiDomenico, realizzata in combutta con Philippe Maillet. Un periodo equilibrato, nel quale anche il Berna ha avuto buone opportunità di superare Juvonen. I biancoblù hanno preso in mano la situazione, ma in power-play gli orsi della capitale hanno trovato il pareggio con Czarnik. L’Ambrì Piotta ha spinto tanto, ma non ha sfruttato due situazioni di superiorità numerica e ha rischiato di andare addirittura sotto quando Merelä ha colpito il palo alla sinistra di Juvonen. Ma al 39’38’’ Zaccheo Dotti - con un preciso tiro di polso - ha meritatamente riportato in vantaggio i leventinesi. Un Ambrì che non si è scomposto nemmeno dopo il pareggio di Baumgartner: i biancoblù hanno continuato a spingere, invano. E _Merelä non ha perdonato.
Attaccanti sotto accusa
Non ha perdonato in un overtime dominato dal Berna: «Sì - prosegue Inti - abbiamo perso il primo ingaggio e poi non abbiamo più visto iol disco. Il supplementare a tre contro tre è comunque sempre qualcosa di speciale. Dovremmo riuscire a chiudere prima queste benedette partite». Già, anche e soprattutto perché l’Ambrì Piotta ha vinto solo tre volte entro il sessantesimo. Decisamente troppo poco. I tanti overtime portano sempre un po’ di fieno in cascina, che non basta per effettuare però un deciso salto di qualità. Certo, la squadra è viva e lo ha dimostrato anche al cospetto di un Berna che è solo alla sua seconda vittoria in trasferta del campionato. Gli Orsi fino ad oggi si erano imposti solo a Porrentruy contro l’Ajoie. Se difensivamente ancora una volta i leventinesi non hanno concesso molto, davanti faticano maledettamente a trasformare in reti la grande mole di lavoro svolta. Ed allora sotto accusa finiscono fisiologicamente gli attaccanti. Come spesso accade, gli stranieri in primis. Dominik Kubalik, per esempio, sta attraversando un momento di scarsissima vena in fase realizzativa. Maillet, dal canto suo, rimane una sorta di oggetto misterioso. E Da DiDomenico non ci si possono aspettare i miracoli.