L'analisi

«Una vittoria è una vittoria e ce la teniamo stretta»

Per Manix Landry è un peccato che all'Ambrì, a fil di sirena, sia sfuggita la vittoria piena – Ma contro il Ginevra, almeno, si è sbloccato Kubalik
©Samuel Golay
Flavio Viglezio
04.10.2024 23:15

Finalmente Kubalik. Lo aspettavano tutti: i tifosi - che lo adorano - l’allenatore, i compagni. Ma probabilmente era l’attaccante ceco ad attendersi molto di più da se stesso. Con il Ginevra - dopo sei tentativi andati a vuoto - Kuba si è sbloccato: ha realizzato una doppietta che ha fatto esplodere di entusiasmo la Gottardo Arena e che ha permesso all’Ambrì Piotta di mettere altri due punti in cassaforte.

A cinque secondi

Per battere il Servette ci è voluto il sesto overtime su otto partite giocate. Se non è un record, poco ci manca. Ma il successo biancoblù non è frutto del caso: la squadra di Luca Cereda avrebbe meritato la posta piena e solo una rete dell’ex bianconero Markus Granlund - a 5’’ dalla terza sirena, con Curran sulla panchina dei cattivi e il Ginevra senza il portiere - ha permesso al Servette di portare a casa un punticino. L’Ambrì Piotta nel complesso ha lavorato meglio del suo avversario, ha controllato la sfida per lunghi tratti, ma ha concesso delle reti troppo facili, ai ginevrini. «In effetti - conferma Manix Landry - i gol del Ginevra sono arrivati un po’ dal nulla. Ma una vittoria è una vittoria e ce la teniamo stretta. Anche perché è arrivata al termine di una prestazione positiva. Peccato solo per quella rete a fil di sirena, che ci ha privati di un punto supplementare».

Spirito positivo

Già, ma paradossalmente vincere così per il popolo biancoblù è stato forse ancora più bello. L’Ambrì Piotta, di fatto, ha sofferto solo il terzetto d’attacco tutto finlandese del Ginevra. Alla classe di Granlund, Hartikainen e Manninen hanno però risposto il già citato Kubalik e un Jesse Virtanen sempre più impressionante, capace di fornire addirittura quattro assist. Tutti però si godono Kuba: «Di sicuro - prosegue Landry - queste due reti gli faranno un gran bene. Ma non l’ho mai visto preoccupato, ha sempre mantenuto una mentalità positiva ed è stato premiato, per questo. Con l’equilibrio che regna in questo campionato, abbiamo bisogno di tutti per continuare a crescere e a ottenere punti pesanti».

Inti fa 10.000

Nella serata di grazia di Kubalik, ad entrare definitivamente nella leggenda dell’Ambrì Piotta è stato Inti Pestoni. La rete che ha permesso ai biancoblù di pareggiare i conti ad inizio del secondo periodo è la numero 10.000 nella storia del club leventinese. Non è un caso, probabilmente, che l’abbia messa a segno proprio il figlio della valle.

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