Hockey

Un’altra occasione sprecata: sì, è un Lugano da playout

La sconfitta a Ginevra condanna la squadra di Krupp allo spareggio contro l’Ajoie - Alle Vernets Carr ancora una volta i bianconeri sprecano l'impossibile
Tutta la delusione dei bianconeri. ©MARTIAL TREZZINI
Flavio Viglezio
27.02.2025 23:45

Ginevra

Adesso è davvero finita. Non solo per i play-in, ai quali a dire il vero non credeva più nessuno. Sì è finita, e anche nel peggiore dei modi: il Lugano chiuderà la stagione regolare al penultimo posto e dovrà sfidare l’Ajoie nei playout della paura. Sempre che la serie abbia luogo, ovviamente: dipenderà dal Visp nei playoff di Swiss League. Sì, questo Lugano è talmente mal messo da dover sperare che i vallesani non vincano la Lega cadetta. Per quanto visto da fine settembre ad oggi, i bianconeri meriterebbero però di andare a sudare per la salvezza: sarebbe troppo facile, cavarsela senza giocare dopo gli scempi di questi mesi.

Ghiaccioli al Polo Nord

Alle Vernets il Lugano ha perso l’ennesima occasione di questa disastrata stagione per sperare perlomeno di andare in vacanza dopo la sfida con il Bienne. A lungo troppo timidi in fase offensiva per sperare di ripartire da Ginevra con la vittoria in tasca, i bianconeri negli ultimi venti minuti ci hanno provato. Trovato il pareggio - che non sarebbe servito a nulla -, con Huska richiamato in panchina Carr ha realizzato la rete della speranza. Partita finita? Macché, con il Lugano in pista non è mai finita.

Fatto è che Hartikainen - pure con il Ginevra senza portiere - ha messo a segno il quasi immediato pareggio. Dov’era, in quei fondamentali secondi, la disperazione bianconera? Il finlandese ha avuto vita troppo facile, imitato poi dal connazionale Markus Granlund. Già, il grande ex - a porta vuota - ha definitivamente affossato le velleità bianconere. E vengono le lacrime agli occhi a pensare che il suo posto, a Lugano, sia stato preso da Radim Zohorna e Jiri Sekac. Elementi utili come un venditore di ghiaccioli al Polo Nord.

Il tempo per pensare

Nel lungo viaggio di ritorno da Ginevra il Lugano avrà avuto il tempo di iniziare a pensare all’Ajoie di Greg Ireland. Avrà una quindicina di giorni di tempo per pensarci, aspettando l’esito dei playoff di Swiss League. Chissà, sarà magari il caso di inviare qualche osservatore e vedere le partite del Visp, a questo punto. Intanto sembra vicino l’annuncio del nuovo direttore sportivo bianconero, che potrebbe già arrivare lunedì. Ne avrà di lavoro da fare per cercare di rimettere sulla retta via una sorta di armata Brancaleone. Un Lugano reduce dalla sua peggiore stagione da una trentina di anni a questa parte. No, a pensarci bene non è ancora finita. Che tristezza.

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