Ambrì Piotta

William Hedlund: «Sarebbe divertente sfidare papà, ma non potrei mai essere allenato da lui»

Il giovane attaccante biancoblù spera di essere tra i titolari questa sera a Rapperswil, contro la squadra guidata da suo padre Stefan, ma la concorrenza in Leventina è davvero tanta
William Hedlund contro il Kloten. © KEYSTONE/PATRICK B. KRAEMER
Fernando Lavezzo
22.10.2024 06:00

L’Ambrì Piotta è al gran completo e stasera a Rapperswil – salvo sorprese – non ci sarà spazio per William Hedlund. Sarebbe bello, però, se il giovane attaccante dalla doppia nazionalità svedese e norvegese, ma con licenza svizzera, potesse affrontare suo padre Stefan, allenatore dei Lakers.

«Sì, una sfida in famiglia sarebbe sicuramente divertente e molto speciale», ci dice William. Ma entrare nel line-up scavalcando i vari Floran Douay, Miles Müller e Tim Muggli, per il centro 22.enne, sarà dura, se non impossibile. «In squadra c’è tanta sana concorrenza e io cerco di dare il massimo ogni giorno per guadagnarmi la possibilità di giocare», racconta l’ex attaccante di EVZ Academy e Rockets. Infortunatosi al ginocchio in una delle prime amichevoli dei leventinesi, quella del 23 agosto contro il Berna, Hedlund è partito in ritardo rispetto ai compagni. Nonostante ciò, è già riuscito a scendere in pista tre volte, sempre in trasferta. E contro il Kloten, lo scorso 9 ottobre, ha pure firmato il suo primo assist in National League. «Sono state tre esperienze divertenti, il livello è ovviamente più alto rispetto a quello a cui ero abituato in Swiss League, ma sono contento». Per ritrovare il ritmo, sabato scorso William è stato girato ai Bellinzona Snakes, battuti di misura a Winterthur. Potrebbe sembrare un passo indietro, ma il ragazzo scandinavo resta positivo: «Giocare tanti minuti in tutte le situazioni mi ha fatto bene, ne avevo bisogno per tornare in forma, soprattutto pensando alla pausa forzata dovuta all’infortunio di fine agosto. Inoltre, a Bellinzona ho trovato molte facce amiche e un ambiente familiare, anche se il sistema di gioco è un po’ cambiato rispetto alla scorsa stagione». Non è da escludere che anche questa sera a Olten il giovane svedese possa dare una mano alla squadra di Nicola Pini.

Investimento biancoblù

William Hedlund, per l’Ambrì Piotta, rappresenta un investimento. Cresciuto nelle giovanili del Lulea e dello Zugo, nel 2021-22 si era messo in luce a livello juniores con le U20 di Zugo e Rapperswil, totalizzando anche 13 presenze e 6 assist in Swiss League con l’EVZ Academy. Per poter giocare in prima squadra con il club leventinese, però, ha dovuto pazientare, visto che solo da questa stagione può contare sulla licenza svizzera. Con i Rockets, nel 2022-23 a Biasca e nel 2023-24 a Bellinzona, ha invece giocato da straniero: «A 20 anni non è una cosa comune, sono stato fortunato ad avere un’opportunità del genere e per questo devo ringraziare sia l’Ambrì, sia i Rockets. Alla fine del percorso ho finalmente ricevuto la licenza e questo ha dato il via a un nuovo inizio. Ora ho davvero la possibilità di giocare in National League e il mio obiettivo è di approfittarne per crescere ogni giorno».

Il suo contratto scade a fine stagione. Vuoi vedere che papà Stefan cercherà di portarlo a Rapperswil? «Impossibile, non voglio essere allenato da lui (ride, n.d.r.). Mi ha aiutato tanto, ma non mi ci vedrei in una sua squadra».