Nuoto

La gioia di Noè Ponti: «Il record del mondo è una figata pazzesca!»

Abbiamo raggiunto il campione ticinese a Shanghai, dove ha firmato una grande impresa nei 50 m delfino: «È un risultato storico, ancora non realizzo quel che ho fatto»
© KEZSTONE/ALEX PLAVEVSKI
Fernando Lavezzo
20.10.2024 15:44

Forse il record del mondo nei 50 m delfino non cambierà la vita di Noè Ponti, ma la sua carriera è entrata in una nuova dimensione. E oggi gli ha già stravolto la giornata. Prima l’incredulità da smaltire, poi gli impegni che spettano ai grandi campioni: le cerimonie ufficiali, l’antidoping, le centinaia di messaggi a cui rispondere, le storie da condividere sui propri profili social. E ovviamente le interviste. Quelle con i media internazionali al seguito della Coppa del mondo di nuoto in Asia e quelle sull’asse Ticino-Shanghai.

«Non potrei essere più felice, non ho parole, è una figata pazzesca», ci dice il 23.enne gambarognese, raggiunto telefonicamente in Cina poche ore dopo aver polverizzato un primato mondiale che resisteva da sei anni. Il 21’’75 sui 50 metri delfino stabilito nel 2018 a Budapest dal brasiliano Nicholas Santos, eguagliato nel 2021 dall’ungherese Szebasztian Szabo, è stato cancellato dai libri di storia. Nelle batterie di oggi, Ponti ha nuotato in 21’’67. In finale si è quasi ripetuto, vincendo la gara in 21’’68 davanti ai rivali Nyls Korstanje (lasciato a 32 centesimi) e Marius Kusch (a 0’’58). E così, 39 anni dopo quello di Dano Halsall sui 50 metri stile libero, stabilito a Bellinzona il 21 luglio del 1985, la Svizzera torna a celebrare un nuovo record mondiale nel nuoto. «Non ho ancora realizzato quello che ho fatto», prosegue Noè. «È difficile trovare le parole per descrivere le mie emozioni, ma sento sicuramente la portata storica dell’impresa. Sapevo del record di Dano, ottenuto proprio in Ticino. Ed ora è toccato a me, un ticinese. Sono contento, un primato mondiale lo sognavo da bambino. E ora è diventato realtà». Sorride anche il portafogli: un record del mondo in Coppa vale infatti 10 mila dollari.

La gara perfetta

«È stata una gara perfetta, anzi lo sono state entrambe, visto che in finale ho nuotato in maniera praticamente identica», racconta ancora Ponti, che sulla distanza doppia, i 100 metri delfino, vanta – tra le tante altre cose – una straordinaria medaglia di bronzo ai Giochi di Tokyo del 2021 e un amaro (ma comunque prestigioso) quarto posto alle recenti Olimpiadi di Parigi. Già nei giorni scorsi, nella vasca corta di Shanghai, il ticinese aveva dimostrato di essere in ottima forma, migliorando di 7 centesimi il suo record europeo sui 100 m delfino (48’’40) ma anche quelli nazionali sui 200 e 100 metri misti. «Dopo quelle tre gare, sapevo di poter disputare un ottimo 50 m delfino e di potermi avvicinare al record del mondo, ma batterlo è sempre un’altra storia. Agli Europei in Romania del 2023, ad esempio, lo avevo mancato per 4 centesimi. Mi sono presentato a queste gare di Coppa del mondo con grande serenità e la mente libera. Dopo le Olimpiadi mi sono preso praticamente un mese e mezzo di vacanza, senza nuotare. Ho ripreso ad allenarmi seriamente il 23 settembre, ma senza mai spingere al massimo. Nelle distanze brevi e in vasca corta, infatti, non servono grossi carichi di lavoro per ottenere risultati di alto livello».

Una bracciata alla volta

In dicembre si svolgeranno i Mondiali in vasca corta di Budapest e le premesse, per il ticinese – che a inizio settembre aveva annunciato l’addio alla Nuoto Sport Locarno per accasarsi allo SchwimmClub Uster, pur continuando ad allenarsi al Centro Sportivo di Tenero sotto la guida di Massimo Meloni e di Andrea Mercuri – sono ottime. Intanto si attende una decisione sull’inserimento dei 50 metri delfino nel programma olimpico per la prossima edizione, quella di Los Angeles 2028. «Se ne sta discutendo e io ci spero, anche se su vasca lunga sarebbe comunque diverso. È una bella gara, veloce e spettacolare. Inoltre, permetterebbe a più specialisti di partecipare ai Giochi, visto che non tutti riescono a qualificarsi nelle distanze più lunghe. Sarebbe uno stimolo per molti e farebbe bene a tutto il movimento del nuoto».

L’immediato futuro di Noè, però, è ancora in Asia, dove la Coppa del mondo farà tappa in Corea del Sud (24-26 ottobre) e a Singapore (31 ottobre-2 novembre). «Prendo un appuntamento alla volta», conclude il 23.enne, pronto a stupire ancora il mondo. E forse anche sé stesso.

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