Podismo

La Media Blenio sorride, e con lei anche Hassan

Il consueto appuntamento di Pasquetta si è confermato essere atteso e ben frequentato - Il vincitore: «Questo successo mi ripaga tanto»
Le braccia al cielo di Hassan al traguardo. © Ti-Press/Samuel Golay
Nicola Pfund
21.04.2025 22:00

Nel consueto suggestivo scenario della Valle di Blenio, il Lunedì di Pasqua si è rinnovato l’appuntamento con una delle manifestazioni podistiche più attese del calendario sportivo ticinese. Il Giro Media Blenio, giunto alla sua 41. edizione, ha richiamato atleti professionisti e amatori, confermandosi come un evento capace di coniugare tradizione, competizione e partecipazione popolare.

Il successo di “Hassan”

Era il favorito della vigilia e non ha deluso le attese: il ticinese d’adozione Elhousine “Hassan” Elazzaoui si imposto nella gara del “Grand Prix” riservata ai professionisti vincendo lo sprint finale con il keniota Moses Cheruyot. Il suo tempo finale: 29’09’’, una briciola di centesimo meglio di Cheruyot e circa sei secondi sul terzo classificato, l’altro keniota Stephen Mwangi Njeri.

Elhousine ha impostato una gara tattica sugli otto giri in programma, ciascuno di 1250m per un totale di dieci chilometri. Rimanendo al coperto fino all’ultimo passaggio, dove sono transitati in contemporanea ben otto atleti, quasi tutto il lotto dei concorrenti. Nell’ultimo giro, tra i pergolati del villaggio di Dongio, arriva l’atteso “strappo” con l’allungo decisivo che porterà l’atleta di origini marocchine al successo. «Sono felicissimo di aver vinto questa gara nella splendida Valle di Blenio e ringrazio il numeroso pubblico presente oggi per il sostegno», dirà “Hassan” sorridente alla fine. «È stata una gara “strategica”, ma la vittoria mi ripaga tanto anche perché la mia vera specialità sono le corse in montagna». Come sempre molto alto il livello degli atleti in campo, con ad esempio il 39.enne italiano Daniele Meucci, atleta dal ricco palmarès e campione europeo di maratona a Zurigo 2014 che ha chiuso ottavo: «Malgrado gli anni passano mi sento sempre bene, lo scorso anno ho fatto addirittura il mio “personale” nella maratona (2h07’49’’ a Siviglia, ndr). Oggi stavo bene e finché correre mi diverte continuerò a cimentarmi in queste prove».

Marani e Fritzsche top nel Giro

Nella gara del mattino riservata ai “popolari” il migliore è ancora risultato il giovane Tommaso Marani (classe 1999) che ha chiuso lo splendido percorso ad anello di 10 km nel tempo di 33’04’’ davanti a Alex Trabucchi (33’25’’) e Lukas Oehen (34’30’’). «Sono contento della mia seconda vittoria dopo quella dello scorso anno; rispetto alla pioggia e il freddo che hanno caratterizzato la passata edizione questa volta la meteo è stata ideale», ci confida il portacolori della SAL Lugano. «Con Alex abbiamo corso appaiati fino al settimo chilometro, poi nel falsopiano conclusivo in leggera ascesa ho allungato il passo guadagnando quel vantaggio che mi ha portato solo al traguardo».

Al femminile la migliore è risultata la triatleta Alice Fritzsche (39’16’’) che ha preceduto Sabina Rapelli (39’45’’) e l’italiana Cristina Gogna (41’01’’). Quarto rango per una brillante Carola Fiori Balestra (41’28’’). Nella cinque chilometri, sempre del mattino, tra i maschi ha la meglio Adriano Rosamilia (16’24’’) su Enea Ratti (16’32’’) e Tiberio Recchia (17’11’’). Jeannette Bragagnolo vince invece in campo femminile (22’20’’) davanti a Antonia Ryl (22’30’’) e Costanza Panbianco (23’02’’). Il Mini Giro vede tra i più grandi (1,9 km), l’affermazione di Leo Kurmann (6’05’’) e Ambra Lobsiger (6’41’’), entrambi della SAG Gordola. Nella categoria intermedia (900 m) i più bravi sono Milo Molinari (3’02’’) e Norah Forni (3’16’’), mentre tra i più piccoli (600 m) sono Lia Solari (2’05’’) e Lucas Mu (2’15’’) i migliori.

Il plauso va ovviamente a tutti i partecipanti alla manifestazione che quest’anno ha registrato un bel successo di partecipazione e pubblico. E quando l’ultimo atleta ha tagliato il traguardo e le strade sono tornate silenziose, è restato nell’aria l’eco di un giorno emozionalmente particolare. E già si guarda avanti, perché ogni Pasquetta, in Valle di Blenio, è fatta per correre oltre se stessi.