La SAM piega ancora una volta la resistenza dei Tigers

Non il migliore degli spettacoli, ma dal risultato giusto. Può essere riassunto così il terzo derby stagionale tra Lugano e Massagno, andato alla squadra della collina, padrona del campo dal finire di secondo quarto fino al termine della partita. Dalla sua la Spinelli ha avuto il gran mattatore della serata, Dusan Mladjan, 26 punti con 8 triple, alcune delle quali fondamentali per indirizzare verso la propria squadra il match. Il Lugano, con la sua coperta sempre corta, si può invece consolare quanto meno con le cose buone mostrate da Donnelly, nel primo tempo, e Sassella nella ripresa.
Tre su tre
Fa dunque «en plein» la SAM nelle sfide tutte cantonali stagionali, grazie anche a una notevole serata al tiro (19/32 da 3). Un risultato corroborante non solo per il morale, ma anche per la classifica, perché vale il quarto posto in solitaria. Ci ha messo un po’, la SAM, a staccarsi dall’avversario. Sciolta in partenza (0-8 dopo 2’), si è poi contratta, innervosita, nel gioco e negli animi, battibeccando un po’ con sé stessa.
Ripresa, superata, e poi ancora ripresa, ha dovuto aspettare che salisse in cattedra Dusan Mladjan per spaccare in due la partita. L’ex Nazionale infatti, sul 43-37 al 18’ per i suoi, ha mostrato il meglio del suo repertorio, ovvero bucare il canestro dalla lunga distanza. Le tre triple filate per il +11 della pausa, hanno garantito un cuscinetto da cui la Spinelli non si è più sostanzialmente staccata. E quando il Lugano ha provato a fare capolino (58-67 al 28’), ci ha pensato ancora «Dule» con altri due canestri pesanti a rimettere le giuste distanze (+15 a fine terzo quarto), poi andate aumentando in un ultimo periodo controllato senza problemi da parte della compagine ospite.
Retto un tempo
Da parte sua, il Lugano ha visto sfumare la possibilità di agguantare il treno playoff, con Monthey ottavo a due soli punti. Come da ordinanza, i bianconeri hanno retto finché hanno potuto, mostrando anche carattere e tratti di buon gioco, ma con un Hopkins meno efficace del solito, tutto ciò si è sostanzialmente ridotto al solo primo tempo. Dove il Lugano ha reagito allo 0-8 iniziale con un medesimo parziale per poi passare in testa, trovando anche il +5 (27-22 al 13’) sullo slancio di Donnelly (8 punti nel secondo quarto), prima di tornare a contatto dopo il successivo -8 (33-41 al 17’). Poi, colpiti e mezzi affondati dal grande ex Mladjan, i padroni di casa hanno provato a non uscire dal match, ma al di là della mano calda di Sassella (11 nella ripresa), la solita verve di Ballard e un paio di lampi di Salane, si sono ritrovati con pochi argomenti per mettere in discussione il risultato finale.