L'abbraccio fra Jannik Sinner e Seal agli US Open
L'abbraccio, certo, non è passato inosservato. Tant'è che, in queste ore, se ne sta parlando parecchio. Online e, inevitabilmente, sui social in particolare. Riavvolgiamo il nastro: poco dopo aver sconfitto Taylor Fritz e aver messo le mani sugli US Open, l'italiano Jannik Sinner ha appunto abbracciato nientepopodimeno che Seal, cantante e produttore inglese, al secolo Henry Olusegun Adeola Samuel. Parliamo di uno degli artisti britannici più influenti degli ultimi anni. Vincitore di quattro Grammy e autore di brani come Kiss From A Rose, Crazy e Stand By Me. Per tacere del duetto con Mina in Get You There. La prima reazione, beh, è stata: ma com'è che due persone apparentemente così lontane si conoscono?
Da tempo, leggiamo, Seal è molto vicino al numero uno al mondo del ranking ATP. Al punto da sedere, ogniqualvolta è presente, nel box del tennista italiano. Quello riservato ai suoi allenatori, alla famiglia, agli amici più stretti e, ovviamente, alla sua compagna, la tennista Anna Kalinskaya. Sinner, dopo la vittoria in tre set ai danni di Fritz, è corso proprio ad abbracciare i suoi affetti più cari. Come a voler scacciare, una volta per tutte, i fantasmi di questi mesi difficili. E quella doppia positività al Clostebol di cui tanto si discute nonostante l'assoluzione.
Seal, di suo, è un grande appassionato di tennis. Negli ultimi mesi, la sua presenza al fianco di Sinner è stata costante. L'abbraccio con l'italiano, ripreso anche dai profili social ufficiali degli US Open, è presto diventato virale. L'artista, per contro, ha più volte ripetuto «bravo» all'amico. Di più, alcuni giorni fa, nel corso di un'intervista concessa a Andy Roddick nell'ambito di Served Podcast, Seal ha spiegato che cosa gli piace, in particolare, di Sinner: «Puoi imparare tanto da lui, non solo come tennista ma proprio come atleta, e soprattutto non solo riguardo il tennis ma anche la vita» le parole del cantante. «Quando penso a lui penso all'equilibrio, che è ciò che cerco di raggiungere di più nella mia vita. Sinner è uno degli individui più equilibrati che abbia mai incontrato, nel suo gioco ma soprattutto fuori dal campo, nel suo approccio filosofico al tennis».
I due si sono incontrati alcuni anni fa a New York, tramite un amico comune. Da allora, non si sono più persi di vista. L'anno scorso, sempre gli US Open, Sinner aveva risposto proprio a una domanda sul rapporto di amicizia che lo lega a Seal: «Penso di averlo incontrato due anni fa, non lo conoscevo, la prima volta che ci siamo incontrati è stato proprio qui. Abbiamo parlato un po'. È ovviamente un cantante incredibile, ma soprattutto è una persona molto, molto piacevole con cui stare». Anche per Sinner il tennis, diciamo, è stato ed è un pretesto per qualcosa di ben più profondo. «È bello condividere un po' di momenti diversi, no? Non solo parlando di tennis».
«Jannik è la dimostrazione che puoi avere tutto, essere al top del mondo e avere ancora compassione, equilibrio, amore e comprensione della fortuna della tua posizione» ha detto Seal dell'amico. «Affrontare un americano agli US Open non può mai essere facile, ma devo dire che il pubblico di New York è molto competente quando si tratta di tennis e penso che abbia avuto rispetto e simpatia per Jannik, che è un ragazzo impossibile da non amare».