Materia grischa

L'invidia di Adelboden

L’incantevole alloggio che ci ospita nel nostro soggiorno a Davos, a un tiro di schioppo dall’Eisstadion, sorge invero pure a pochi metri da un grande spazio verde
Nicola Martinetti
29.12.2022 06:00

L’incantevole alloggio che ci ospita nel nostro soggiorno a Davos, a un tiro di schioppo dall’Eisstadion, sorge invero pure a pochi metri da un grande spazio verde. O meglio, di questi tempi bianco, dove diversi fondisti quotidianamente danno sfogo alla loro passione. Interrotti, di tanto in tanto, da qualche parapendista che approfitta della grande distesa a sua disposizione per concludere la propria planata. Nei primi due giorni di torneo, di ritorno dalla pista, in un paio di occasioni abbiamo scambiato qualche parola con gli sciatori di passaggio, intenti a idratarsi su un’invitante panchina. Curiosi di saggiare le loro sensazioni in merito a una Davos che raramente ci è capitato di assaporare in occasione della Coppa Spengler. Sì, perché solitamente in questo periodo la città grigionese propone delle temperature decisamente più rigide. E infatti, lapidari, quasi tutti ci hanno confermato di non apprezzare le condizioni riscontrate lungo il percorso. Una situazione che fortunatamente per loro, forse un po’ meno per noi, è improvvisamente cambiata nella giornata di ieri. Quando di colpo il termometro ha fatto un deciso passo all’indietro, arrivando a sfiorare valori negativi sia per la notte sia per il giorno. Una svolta comunque temporanea, visto che già a partire da questo weekend il «caldo» - se così possiamo definirlo... - è destinato a tornare. Per buona pace dei nostri amici fondisti. La notizia positiva, comunque, è che molte piste della regione - e ci riferiamo anche a quelle da sci - rimangono comunque in grado di portare avanti le loro attività. Un lusso che non tutte le località predisposte possono vantare. Per maggiori informazioni chiedere ai gestori degli impianti di Adelboden, disperati in vista delle imminenti prove di Coppa del Mondo (7 e 8 gennaio). A loro, costretti a sparare neve artificiale per proporre quantomeno una striscia bianca, le temperature davosiane farebbero molto comodo.

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