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L’ondata di disinformazione transfobica alle Olimpiadi di Parigi

I casi sono numerosi, a cominciare dalle presunte prese di posizione di grandi aziende in risposta alla cerimonia di apertura
©ANTHONY ANEX
Facta.News
02.08.2024 10:30

Il 26 luglio 2024 sono ufficialmente iniziate le Olimpiadi di Parigi 2024, con una cerimonia di apertura che ha provocato non pochi dibattiti. Le polemiche si sono scatenate sulla rappresentazione di una festa pagana e del dio greco Dioniso, fatta da un gruppo di drag queen e ritenuta dai vescovi francesi una derisione dell’Ultima Cena. 

In questo contesto sono stati numerosi i casi di disinformazione diffusi sui social e media riguardante i Giochi Olimpici, che hanno spaziato dalla transfobia a presunte prese di posizione di grandi aziende in risposta alla cerimonia di apertura.  

L’ondata di disinformazione transfobica

La disinformazione transfobica è spopolata in occasione dell’incontro del 1° agosto 2024 tra la pugile italiana Angela Carini e l’atleta algerina Imane Khelif per gli ottavi di finale del torneo pesi welter. La partecipazione di Khelif ha da subito suscitato polemiche, in quanto l’alteta è stata accusata ingiustamente e in maniera infondanta di essere transgender. Khelif era stata già esclusa dai Mondiali 2023 perché secondo i test del DNA dell’International Boxing Association (che però non è riconosciuta dal Comitato olimpico internazionale) aveva i cromosomi XY, tipicamente maschili. Tuttavia, la sola presenza dei cromosomi XY è di per sé insufficiente a definire Imane Khelif «un uomo». Inoltre, non ci sono prove che Khelif sia di sesso maschile, e il Comitato olimpico ha confermato che l’atleta rispetta tutte le norme mediche e di ammissibilità per competere. 

Questa ondata di disinformazione riguardante la presunta presenza di atlete trans alle Olimpiadi era già emersa nei primi giorni dei Giochi. Sui social infatti erano diventate virali foto di nuotatrici in costume da bagno con la scritta «not a dude» («non sono un uomo»). Una scelta che sarebbe stata fatta per protestare contro la partecipazione di atlete transgender alle Olimpiadi di Parigi. 

Le foto, tuttavia, sono false: la scritta «not a dude» sui costumi è stata aggiunta digitalmente. Inoltre, non si sono registrati casi di proteste simili. 

Le false notizie sulla cerimonia di apertura

Un’altra notizia che gira sui social media riguarda il ritiro di un miliardo di dollari di sponsorizzazione dalle Olimpiadi da parte di Samsung. Questa scelta sarebbe stata presa dalla società sudcoreana a seguito della «controversa esibizione» durante la cerimonia di apertura, ovvero il banchetto delle drag. Tuttavia, si tratta di un’affermazione del tutto infondata. Samsung continua a essere un partner ufficiale dell'evento, come confermato dal sito ufficiale delle Olimpiadi. 

La festa pagana di drag queen è stata al centro di un’altra bufala. Secondo alcuni utenti una performer drag avrebbe mostrato un testicolo in mondovisione. Tuttavia, questa notizia non corrisponde al vero, poiché i filmati ufficiali dimostrano che non c'è stata alcuna esposizione di genitali. Ciò che è stato identificato come un testicolo era in realtà un buco nelle calze del ballerino, visibile anche in un'altra esibizione precedente.

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