Hockey

Lugano, ora tocca a Hnat Domenichelli

Durante la pausa il direttore sportivo dovrà trovare un nuovo attaccante straniero per far fronte alle assenze di Carr e Granlund - Luca Gianinazzi: «I loro infortuni sono seri, ma vogliamo individuare il sostituto giusto e non ingaggiare il primo giocatore libero»
© KEYSTONE / MARCEL BIERI
10.12.2023 22:00

Il Lugano può andare alla pausa dedicata alla Nazionale con il sorriso. La vittoria ottenuta sabato a Langnau, contro una delle squadre fin qui più sorprendenti, non era per nulla scontata. I Tigrotti non avevano giocato la sera precedente, davanti al loro pubblico sono sempre insidiosi e i bianconeri erano ampiamente rimaneggiati. Inutile negarlo, le assenze di Daniel Carr e Markus Granlund avrebbero potuto pesare come macigni, ma non è stato così. In una situazione di organico quasi disperata, Luca Gianinazzi ha schierato il difensore Joey LaLeggia in attacco e la decisione si è rivelata azzeccatissima. Il 31.enne ha risposto presente, realizzando una doppietta e dimostrando un ottimo fiuto del gol. Due reti magari non spettacolari, ma degne del miglior rapace dello slot. E non è finita qui: a dare un contributo per certi versi inaspettato ci ha pensato Jeremi Gerber, pure lui autore di una doppietta. L’ex bernese, in una sola sera, ha segnato il doppio delle reti ottenute nelle precedenti 69 presenze con la maglia bianconera: quasi fantascienza, non male per un giocatore che nel recente passato era finito ai margini.

Prestazione da applausi

Il tecnico del Lugano è evidentemente soddisfatto: «Più che i tre punti, sicuramente importanti e che fanno bene, è la prestazione a rendermi contento», afferma il «Giana». «Siamo riusciti a mettere sotto pressione l’avversario sull’arco dei 60 minuti, creando diversi turnover e rubando diversi dischi in fase offensiva».

L’esperimento LaLeggia ha funzionato, ma non sarà verosimilmente una soluzione duratura, anche se c’è da dire che il canadese in passato aveva giocato in attacco all’incirca una stagione in AHL. «Già ai tempi della sua firma sapevamo di questo fatto, è anche uno dei motivi per cui abbiamo puntato su di lui, sebbene sia stato ingaggiato per svolgere il ruolo di difensore», spiega il coach. «Non sono quindi sorpreso che abbia segnato, lui ha le qualità per buttarsi negli spazi vuoti. Ha preso la nostra decisione con un ottimo spirito, ma in futuro non penso che sia un’opzione che adotteremo definitivamente. Oltretutto, Joey vuole essere un difensore, la sua posizione è quella».

Mercato di Natale

I tre punti ottenuti sono stati figli di una prova collettiva, tutti coloro che spesso sono relegati a ruoli di comprimari, si sono assunti maggiori responsabilità e hanno avuto molto minutaggio, ma è chiaro che non si può non intervenire sul mercato. Le assenze di Carr e Granlund saranno lunghe, è risaputo, seppure non siano ancora arrivate delle comunicazioni ufficiali in merito ai tempi di recupero. «Sono infortuni seri - ci dice Gianinazzi -, ma dobbiamo ancora aspettare tutti i responsi prima di poter dire qualcosa di più concreto». La sensazione è che Hnat Domenichelli comunicherà presto il nome di un nuovo attaccante straniero, ma l’allenatore ticinese ammonisce: «Stiamo monitorando il mercato, vogliamo trovare il giocatore giusto per noi e non semplicemente acquistare il primo profilo libero. Inoltre, ci sono diverse variabili da valutare, ad esempio la durata del contratto». Un occhio di riguardo andrà dato anche alle condizioni mentali di Granlund e in particolar modo di Carr, soggetto negli ultimi anni a tante peripezie fisiche. «È frustrante per entrambi. Daniel ad esempio non l’ha presa bene questa botta, inoltre aveva davanti a sé la Coppa Spengler, un torneo molto importante per i canadesi. Dovremo stare vicini ad entrambi in questo momento per loro difficile».

Margini di miglioramento

Il Lugano, con il giro di boa di metà campionato ormai superato, è più o meno lì dove ci si poteva attendere, al sesto posto. La stagione fin qui è da considerarsi positiva. «Credo che sia presto per essere soddisfatti. A mio avviso era difficile fare dei pronostici a inizio campionato, per me ad oggi la posizione non è così importante», puntualizza Gianinazzi. «Abbiamo fatto buone cose alternandole ad altre meno buone. Sicuramente abbiamo ampi margini di progressione come squadra, ad esempio bisogna trovare una maggiore costanza e una maggiore intelligenza nel gestire alcune situazioni. Un esempio concreto legato alla gara di Langnau? Non puoi ritrovarti in una situazione di doppia inferiorità numerica quando stai vincendo 5 a 2. In questi casi sei tu che dai una chance all’avversario di rifarsi sotto, non è lui che se la procura. Queste cose mi fanno arrabbiare».

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