Calcio

Ma come funziona la nuova Champions League? E come sarà il sorteggio?

Le tre competizioni targate UEFA si svolgeranno in modalità campionato e seguendo nuovi parametri – Domani a Monaco la formazione del girone di Champions, con meno palline e più computer
© Keystone / Barbara Gindl
28.08.2024 17:45

Il sorteggio delle competizioni europee ha sempre avuto il suo fascino. Davanti allo schermo, attendi con ansia di conoscere il futuro della tua squadra del cuore. Non sai se sperare che l’ex leggenda calcistica di turno sorteggi un gruppo facile da superare, oppure qualche squadra blasonata da poter ammirare allo stadio. Probabilmente una via di mezzo. I secondi che trascorrono tra l’estrazione della pallina e il momento in cui dal suo guscio emerge il nome del prossimo avversario sembrano interminabili. Ma anche incredibilmente magici. Certo, si tratta di un’opinione totalmente soggettiva. Ma se anche voi la pensate nello stesso modo, probabilmente resterete delusi dal sorteggio che si terrà domani alle 18, al Grimaldi Forum di Montecarlo. Le palline ci saranno lo stesso, ma la procedura sarà quasi completamente automatica.

Addio alla fase a gironi

La scelta dell’UEFA di cambiare il sorteggio è stata quasi obbligata, complice la nuova struttura di tutte e tre le competizioni europee. L’autunno non sarà più accompagnato dai classici otto gironi, bensì da una «league phase» (o «fase campionato») dove tutti e 36 i club faranno parte della medesima classifica. In Champions e in Europa League, ogni squadra disputerà otto partite, mentre in Conference League gli incontri resteranno sei come da tradizione. Ma saranno avversari tutti diversi tra loro e, di riflesso, dovremo salutare anche gli scontri di andata e ritorno. Facciamo un esempio. Lo Young Boys, unica squadra elvetica qualificata in Champions League, potrebbe essere sorteggiata con il Real Madrid e altre sette compagini. La sfida tra i bernesi e Los Merengues, dunque, si disputerà o solo al Wankdorf, o solo al Barnabeu. Tutti giocheranno però quattro incontri in casa, e quattro in trasferta. Non esisteranno dei «sottogruppi»: gli avversari di YB e Real sarebbero dunque anche diversi tra loro. Questa fase si concluderà il 29 gennaio - e non più a metà dicembre - con tutte le partite che si giocheranno in contemporanea. A quel punto terrà banco la classifica: le prime otto potranno festeggiare l’accesso agli ottavi di finale, quelle classificate tra il nono e il 24. posto disputeranno uno spareggio tra di loro, e infine le ultime 12 saranno già eliminate da ogni competizione europea.

Spunta il software

Il nuovo regolamento, come avrete intuito, complica e non di poco la costruzione del calendario. Per effettuare l’estrazione senza ricorrere ai computer, la UEFA comunica che sarebbero servite almeno mille palline. Ma dunque, come funzionerà il sorteggio? Una squadra verrà manualmente estratta dall’urna, poi un software determinerà casualmente i suoi otto avversari e quali di essi verranno affrontati in casa o trasferta. Nel farlo, considererà alcuni criteri prestabiliti per assicurare una certa equità. Vediamoli insieme. Innanzitutto, le squadre sono suddivise in quattro fasce a seconda del loro coefficiente di forza internazionale. Ogni club affronterà due componenti di ogni fascia, uno in casa e uno in trasferta. Solo nel caso della Conference League, le fasce saranno sei e quindi un avversario per fascia. Non ci potranno essere derby tra squadre dello stesso Paese, e ogni formazione disputerà massimo due partite contro squadre della stessa nazione. Riprendiamo l’esempio dello Young Boys per capire meglio. La squadra di Patrick Rahmen non corre il rischio di scontrarsi con Real Madrid, Bayern e Manchester City, perché sono inserite tutte nella prima fascia: ne può incontrare solo due tra queste, e una soltanto in trasferta. Inoltre, se fosse estratta con Real e Girona, eviterebbe automaticamente altre squadre spagnole come l’Atletico Madrid. Se i bernesi, come detto, conosceranno domani sera il loro destino, la pallina del Lugano verrà invece sorteggiata venerdì: alle 13 se avrà la meglio con il Besiktas, alle 14.30 in caso contrario. Per garantire la compatibilità con i calendari nazionali, tutte le date e gli orari ufficiali delle partite saranno noti solo sabato.

Sorridono le tasche dei club

Alcuni tifosi - soddisfatti del vecchio formato - si sono anche chiesti se questa rivoluzione fosse necessaria. Secondo la UEFA, il nuovo modello soddisfa le «esigenze in continua trasformazione» di tutte le parti coinvolte. Ad esempio, permette a un numero maggiore di club di prendervi parte, ma aumenta anche il numero di partite e «big match» presenti già in autunno. Inoltre, la presenza di un unico girone garantirà un impegno dei club fino all’ultimo incontro, perché ogni punto conquistato avrà un forte impatto sulla graduatoria. Per intenderci, non si vedrà la squadra blasonata scendere in campo a dicembre con le riserve, perché già sicura del primo posto del girone. Queste novità potrebbe far sorridere i calciofili ma anche, va da sé, il borsellino dei club. I ricavi della stagione alle porte dovrebbero infatti toccare i 4,4 miliardi di euro, contro i 3,5 dell’edizione precedente.