Hockey

Manix Landry: «Ho vissuto dei giorni davvero speciali»

L'attaccante dell'Ambrì ha trascorso il Natale nei Grigioni al fianco dei suoi genitori per poi disputare la Coppa Spengler con la maglia del Team Canada - Il 22.enne biancoblù: «Peccato per l’eliminazione ma debuttare è stato incredibilmente speciale, ho ricaricato le batterie per la seconda parte di stagione»
©Keystone/Til Buergy
Alex Isenburg
02.01.2025 06:00

Il 2024, per i colori biancoblù, non si è di certo concluso nel migliore dei modi e quella sconfitta nel derby, alla Cornèr Arena, grida ancora vendetta. Già, perché a differenza del solito - con il calendario che impone un ritmo serratissimo tra una partita e l’altra - per provare a rialzarsi è servito più tempo. La pausa natalizia non ha fatto altro che aumentare la voglia dei leventinesi di scacciare dalla mente il k.o. contro i bianconeri. C’è chi, però, ha già potuto tornare sul ghiaccio e lo ha fatto nel contesto della Coppa Spengler. Manix Landry - inserito nel Team Canada al pari dei compagni Curran e Maillet - a Davos ha potuto finalmente debuttare con addosso la maglia con la foglia d’acero.

La sua seconda partecipazione

Tenuto a riposo in occasione dei primi due confronti, Landry - che può vantare sia del passaporto canadese sia di quello statunitense - ha poi esordito in semifinale, nella sorprendente sconfitta contro gli Straubing Tigers. «È stata un’esperienza davvero fantastica - ha affermato il figlio d’arte - diversa da quella che avevo già vissuto quando ho partecipato la prima volta al torneo con la maglia dell’Ambrì. Anche se l’esito, purtroppo, è stato il medesimo, con l’uscita di scena al penultimo atto. Comunque, ho vissuto questi giorni intensi in modo estremamente positivo e mi sono divertito parecchio. Peraltro, ho potuto trascorrere il Natale nei Grigioni al fianco dei miei genitori ed è stato un qualcosa di molto bello».

L’eliminazione, certamente amara, non toglie però il sorriso al classe 2002. «È stato un peccato, poiché sapevamo di essere la squadra migliore. Tuttavia, non per forza - tanto più all’interno di tornei con una durata limitata - ciò fa rima con trionfo. Io resto immensamente grato per la possibilità che mi è stata concessa. È stato incredibilmente speciale: ero conscio del fatto che famigliari e amici mi guardavano dal Canada e supportavano i nostri colori. Indossare quella maglia è stato fantastico, ho provato una sensazione incredibile».

Energie ritrovate

Al contrario dei suoi compagni di squadra - assenti in occasione dell’allenamento in vista del match contro il Langnau - il numero 13 leventinese si è presentato sul ghiaccio della Gottardo Arena. «Volevo assolutamente esserci, perché avendo disputato una sola gara sentivo la necessità di pattinare per ritrovare il ritmo giusto. Inoltre, volevo tornare a vivere il prima possibile l’atmosfera dello spogliatoio e tastare il morale della squadra. Questa piccola parentesi mi ha permesso di ricaricare le batterie, mi sento ancora più carico e pronto per affrontare la seconda parte della stagione. Ogni giocatore - seppur ognuno a modo suo - ha potuto staccare un po’ in questi giorni, ma il pensiero dell’ultimo k.o. rimane ancora nelle nostre teste».

«Non mostravo il mio meglio»

Proprio nel derby - con il gol che ha aperto la contesa nel primo periodo - Landry ha interrotto una serie di cinque partite consecutive senza andare a punti, la più lunga, per lui, da inizio stagione. «Sì, ma prima della sfida contro i bianconeri non percepivo una pressione particolare, qualche pensiero sarebbe sorto se avessi avuto la sensazione di aver dato il meglio di me. Io, invece, ero consapevole che ultimamente non stavo mostrando ciò di cui sono davvero capace, alcuni aspetti non funzionavano per il verso giusto. Nel derby ho sentito che in termini di prestazione individuale ho fatto un passo in avanti rispetto alle partite precedenti. Non ero preoccupato, dovevo solo trovare il modo di esprimere nuovamente il massimo del mio potenziale».

Un potenziale, quello di Landry, già intravisto nel finale della scorsa stagione e confermato ulteriormente in quella in corso. «Ho iniziato con il piede giusto ed ero soddisfatto del mio rendimento, poi ho subito un certo calo ma ritengo che sia anche normale, sono saliscendi che fanno parte di una stagione. Aver ritrovato la via del gol è senz’altro un’importante iniezione di fiducia e uno stimolo ulteriore».

La sfida odierna

In termini di squadra, il canadese vede degli importanti margini di crescita. «Credo che ci sia mancata un po’ di costanza e ogni tanto abbiamo peccato nel momento di chiudere alcune sfide, il che non ci ha permesso di inanellare una serie di vittorie che ci avrebbe fatto estremamente bene a livello di classifica. Siamo in diverse squadre tutte ravvicinate, siamo coscienti che possiamo ancora raggiungere il nostro obiettivo. Già quella di oggi, ad esempio, è una partita particolarmente importante, conosciamo la forza del Langnau, sono estremamente solidi e forti dal punto di vista fisico. Dovremo farci trovare pronti: ci sarà da battagliare».

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