Dopo le mani di Audi sulla Sauber, anche quelle del Qatar?
Dopo le mani di Audi, che acquisterà il 100% della scuderia e farà il suo ingresso in Formula Uno nel 2026, sulla Sauber potrebbero finire anche quelle del Qatar. Questo, almeno, secondo indiscrezioni che si stanno facendo sempre più insistenti riportate da Motorsport. La casa automobilistica tedesca sarebbe infatti sul punto di vendere una quota del suo team di Formula Uno al Qatar e l'annuncio potrebbe arrivare prima del Gran Premio che si correrà proprio nell'Emirato. Ma andiamo con ordine.
Le prime speculazioni su un potenziale accordo sono state rivelate dal giornalista Joe Saward. In seguito, altre fonti hanno rivelato a Motorsport che l'accordo potrebbe andare in porto già la prossima settimana. Secondo altre indiscrezioni, poi, l'entità dell'investimento qatariota potrebbe essere più ingente di quanto inizialmente previsto.
Ricordiamo che a marzo, Audi aveva annunciato che avrebbe acquistato il 100% della Sauber e non solo il 75%. Inizialmente, in effetti, il 25% sarebbe dovuto rimanere nelle mani dell’attuale azionista di maggioranza, il miliardario svedese Finn Rausin. Il prezzo di acquisto per l'intero pacchetto era stimato in circa 650 milioni di euro.
Ma allora, se solo a marzo il costruttore automobilistico tedesco aveva deciso di lanciarsi in un investimento più importante di quello inizialmente previsto acquistando completamente la Sauber, che cosa è cambiato oggi e come mai si è aperto uno spiraglio all'entrata del Qatar nell'operazione? Tutto va ricondotto alla situazione economica della casa madre di Audi: la Volkswagen AG. Il gruppo è infatti confrontato con un'importante crisi economica tanto che in Germania si parla di una chiusura per diversi stabilimenti e della cancellazione di circa 30.000 posti di lavoro. Inutile dire che anche Audi non è immune alla difficile situazione che si trova a fronteggiare Volkswagen AG.
Ora, proprio viste le difficoltà economiche del gruppo, al suo interno ci sarebbero malumori riguardo al progetto di Formula Uno. A risultare difficilmente giustificabili, in particolare, sono le spese per un programma di sviluppo su larga scala della scuderia. Programma necessario se il team vorrà essere competitivo.
Secondo indiscrezioni, i qatarioti avrebbero dichiarato di essere disposti a spendere fino a un miliardo di euro per il progetto, se le condizioni sono quelle giuste. Incerte sono invece ancora le modalità con cui l'Emirato intenderebbe entrare nel progetto. Una possibilità è che quello qatariota sia un investimento di minoranza che non comporterà cambiamenti significativi nell'immagine pubblica della scuderia. L'altra possibilità è, al contrario, un investimento ingente che implicherebbe una modifica del nome della squadra, che includerebbe il Qatar o una società del Qatar accanto ad Audi. Questo sarebbe probabilmente il caso se il Qatar rilevasse più del 50% delle azioni della Sauber AG e acquistasse anche lo stabilimento di motori di Neuburg.
Riguardo a una possibile entrata del Qatar nel progetto di Formula Uno, per ora Audi ha mantenuto il massimo riserbo rifiutando di commentare le speculazioni. Di fronte a una domanda diretta, l'azienda si è limitata a fare riferimento a una dichiarazione rilasciata dall'amministratore delegato, Gernot Dollner, in occasione del Gran Premio d'Italia: «È il momento giusto per l'ingresso di Audi in Formula Uno. La decisione è stata preparata bene due anni e mezzo fa e rivalutata l'anno scorso. Crediamo fermamente che la Formula Uno e Audi siano un binomio perfetto. È in linea con la nostra strategia e, sebbene sia ambiziosa e richieda tempo, è anche perfettamente in linea con il modo in cui ci stiamo reinventando dal punto di vista aziendale».
Per il Qatar non è una novità
Per il Qatar non è comunque il primo impegno né in Formula Uno, né nel gruppo Volkswagen. La compagnia aerea statale Qatar Airways è infatti sponsor del circuito.
L'Emirato ha una partecipazione del 17% in Volkswagen AG. Il Qatar è il terzo azionista del Gruppo Volkswagen, dopo Porsche (53,3%) e lo Stato della Bassa Sassonia (20%), attraverso la Qatar Holding LLC. L'Emirato occupa inoltre due dei venti seggi del consiglio di sorveglianza di Volkswagen AG con Hessa Sultan Al Jaber, ex ministro delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, e Mansoor Bin Ebrahim Al-Mahmoud, amministratore delegato della Qatar Investment Authority.