Contromano

La sorpresa più bella

Da quando la Red Bull è andata leggermente in crisi, la F1 è improvvisamente diventata interessante: quattro i vincitori nelle ultime cinque gare in cui Verstappen non è salito sul gradino più alto del podio
Pino Allievi
Pino Allievi
27.08.2024 06:00

Da quando la Red Bull è andata leggermente in crisi, la F1 è improvvisamente diventata interessante. Quattro vincitori diversi nelle ultime cinque gare in cui Verstappen non è salito sul gradino più alto del podio, sono la dimostrazione di una vivacità che prima non c’era. Ma, a maggior ragione, chi ha masticato amaro sino a giugno adesso comincia a fare i calcoli dei punti che ha buttato via. È il caso della McLaren, la squadra più forte del momento, che per ragioni filosofiche e di cassa ha voluto puntare su due giovani fortissimi come Lando Norris e Oscar Piastri. Bravi e veloci, ma ancora in fase di crescita e quindi soggetti ad errori. Tanti. Che sono costati punti, con la complicità della squadra anch’essa in fase di assestamento dopo un lungo periodo buio. Insomma, se in questa McLaren ci fossero stati uomini d’esperienza come furono in passato Lauda e Prost, ad esempio, forse la Red Bull e Verstappen oggi non sarebbero in testa ai due Mondiali. Però, nella realtà, la McLaren è la più bella sorpresa del 2024 e il duo Norris-Piastri ha davanti un futuro ai livelli più alti. Quanto valga Lando Norris si è visto a Zandvoort, pista tutt’altro che facile sulla quale l’inglese si è sbarazzato dopo 17 giri di Verstappen ed è andato a trionfare con un ritmo folle. Norris aveva un po’ il complesso di Verstappen, dal quale era stato ridicolizzato in un paio di occasioni. Il sorpasso col quale Lando ha messo ko Max lo ha riscattato, dandogli quello slancio liberatorio che prima non aveva, con una McLaren che è stabile e consuma poco le gomme su qualsiasi pista. Norris lo ha dimostrato col giro più veloce della gara, stampato proprio nel passaggio finale.

Prostrata da lotte interne, indebolita dalla partenza di tecnici di valore che sono andati a rafforzare la concorrenza, la Red Bull oggi è in evidenti difficoltà, ma resta pur sempre ai vertici, grazie alle prodezze di Verstappen. I 70 punti che Max vanta su Norris, a 9 gare dalla fine del campionato, sono un ottimo margine da gestire, in attesa di un rilancio dal punto di vista tecnico. Titolo possibile? Sì, possibilissimo, visto quanto è frazionata la concorrenza. Zandvoort ha regalato un altro podio alla miglior Ferrari degli ultimi tempi. Leclerc, aggressivo e concreto, è riuscito a tenersi dietro Piastri con l’altra McLaren, impresa non da poco. E Sainz, pur scattando in decima posizione, è risalito sino al quinto posto, pure lui con una condotta di gara garibaldina perché le gomme hanno tenuto e le carenze nelle curve veloci non ci sono state. A che cosa si deve il miracolo? Semplicemente alla temperatura dell’asfalto, che è stata ottimale per le coperture delle SF24. Solo così si spiegano prestazioni che hanno sorpreso sia gli ingegneri di Maranello, sia gli stessi piloti che, dopo le modeste qualifiche, parevano rassegnati ad una corsa da comprimari. Nonostante l’exploit imprevisto, la Ferrari ha rimediato un distacco dal vincitore di quasi mezzo minuto, che non è poco.

In questo scenario, domenica si corre a Monza un GP d’Italia nel quale la Ferrari ha annunciato che porterà importanti novità per dare l’assalto, di nuovo, alla vittoria che non arriva da maggio. Si tratta di sviluppi aerodinamici e di assetto (leggi: sospensioni) dai quali la squadra si aspetta molto, per riscattare un’annata sinora modesta. Nel frattempo la Ferrari dovrebbe annunciare l’organigramma tecnico del 2025, nel quale non è contemplato – così dicono le ultime voci – l’arrivo di Adrian Newey, il tecnico più vincente di sempre il cui ingaggio pareva cosa fatta sino a un mese e mezzo fa. Invece le sue richieste, più normative che economiche, non sarebbero state accettate: i maligni dicono che siano stati alcuni degli uomini di maggior peso a remare contro, temendo che Newey si sarebbe preso i meriti di eventuali successi.