Formula Uno

McLaren e Max magistrali, ma quanti rimpianti per la Ferrari

Il nostro esperto di F1 Pino Allievi ha fornito il suo personale pagellone sulla stagione
© Jay Hirano
Pino Allievi
Pino Allievi
10.12.2024 06:00

A ogni fine di campionato di F.1, da anni, vengo ossessionato da amici e conoscenti che mi scrutano con uno sguardo sconsolato e due sole parole: «Che noia!». Stavolta non penso proprio che si possa fare lo stesso commento, anzi, sette diversi vincitori in 24 gare sono una bellissima novità per una F.1 spesso dominata in modo totalizzante da qualcuno che lasciava solo le briciole agli altri.

Max Verstappen ha conquistato il mondiale piloti per la quarta volta consecutiva, e su questo non ci sono mai dubbi, ma c’è stata gloria anche per Norris, Leclerc, Sainz, Russell, Hamilton, Piastri. E, soprattutto, sino all’ultima gara si è vissuta l’incertezza per il titolo dei costruttori, conquistato dalla McLaren. Adesso è il momento delle pagelle. Alle squadre e ai piloti, entrando dentro le pieghe dei semplici risultati. Via, quindi, con i voti, seguendo l’ordine della graduatoria dei team.

McLaren voto 9

Norris 8,5 - Piastri 8
Nessuno immaginava che la McLaren sarebbe arrivata a conquistare il mondiale costruttori. Squadra organizzata benissimo, con la sicura guida tecnica di Andrea Stella e il contributo di tanti italiani, dei quali molti transfughi da Maranello. Norris (4 vittorie, 8 «pole») ha sbagliato troppo nelle partenze e in gara, ma sono stati decisivi i suoi punti domenica. Piastri, al secondo anno di F.1, ha portato a casa due successi calando però nel finale.

Ferrari voto 8

Leclerc 8 - Sainz 8
Annata di consolidamento, con 5 affermazioni (tre Leclerc, due bellissime da parte di Sainz) e un finale, dall’estate in poi, in crescendo. Ma la cosa clamorosa è che nelle ultime tre gare, tutte favorevoli sulla carta alla SF24, i risultati di vertice non sono arrivati. Sainz analitico e saggio, fortissimo nei nervi alla stagione d’addio a Maranello, Leclerc scatenato sempre. La mancanza iniziale di competitività è pesata nel bilancio conclusivo. La Ferrari ha fatto dei passi avanti, ma poteva e doveva dare di più: il Cavallino doveva approfittare di più delle debolezze di Red Bull e Mercedes.

Red Bull voto 7,5

Verstappen 9 - Perez 4
È la squadra che ha vinto di più, 9 gare, con 8 pole position: tutto da parte di Verstappen che ha corso divinamente conquistando il titolo grazie a una prima parte di stagione intrisa di successi. Poi nel finale ha sopperito lui a una inferiorità tecnica evidente. Memorabile il trionfo di Interlagos sul bagnato, incomprensibile però la sua propensione a buttar fuori i rivali di turno: l’ultimo, domenica ad Abu Dhabi, è stato Piastri. Perez sempre assente e imbarazzante, non c’è più. Il team in primavera ha perso il genio Adrian Newey e con lui se ne sono andati altri tecnici di peso. Il futuro? Molto incerto.

Mercedes voto 7

Russell 8 - Hamilton 6,5
Due vittorie a testa per entrambi i piloti, ma Russell è apparso molto più incisivo di Hamilton, soprattutto in qualifica (suo il confronto: 18-6). La macchina si è vista a tratti ed è sempre stata instabile nelle prestazioni, con punti interrogativi sul futuro. Il giovane Andrea Antonelli prenderà il posto di Hamilton che andrà in Ferrari con un grande punto interrogativo impresso sulla tuta: sarà un bluff o una sorpresa? Chissà…

Aston Martin voto 5

Alonso 6 - Stroll 5
Inizio di mondiale arrembante per Alonso, poi un declino progressivo con gli sviluppi (sbagliati) della macchina. Stroll, figlio del «padrone», si è confermato un comprimario senza acuti, Alonso un visionario senza podi. Ma nel 2025 arriva Adrian Newey e tutti gongolano.

Alpine voto 5,5

Gasly 7,5 - Ocon 6,5
La squadra s’è svegliata tardi e Flavio Briatore ha dato una sferzata come ha potuto. Pierre Gasly (gran podio in Brasile) aveva bisogno di una sveglia, Ocon non si è fatto molti amici nella squadra ed è stato sacrificato per il 2025 a favore di Doohan. Ma quanta confusione da parte dei vertici di Renault!

Haas voto 7

Hulkenberg 8-Magnussen 6,5
Una vera sorpresa la squadra americana, con telai Dallara e motori Ferrari. Finalmente si sono visti dei progressi grazie a un super-Hulkenberg e, talvolta, grazie a un Magnussen comunque troppo confusionario (e non è una novità). Il 7. posto tra i costruttori è il miglior piazzamento da cinque anni a questa parte. Nel 2025 Hulkenberg andrà in Sauber e Magnussen nel Wec. Arriveranno Ocon e Bearman, aria fresca.

Racing Bulls voto 6

Tsunoda 6,5 -Ricciardo 6
Lawson 6
Sono quasi di più cambiamenti di nome del team – Minardi, European, Toro Rosso, e oggi qualcosa di incomprensibile - che punti, per la scuderia di Faenza. Macchina così così salvo il lampo del Brasile (Tsunoda 3. in prova e 7. in gara), piloti così così, cominciando da Ricciardo mandato via dopo Singapore, Lawson discreto a tratti e Tsunoda che, salvo qualche exploit senza seguito, rimane un oggetto misterioso.

Williams voto 5

Albon 6,5 - Sargeant 4
Colapinto 5
Una squadra alla ricerca di se stessa, senza mordente e molto instabile nelle prestazioni, anche a causa di una macchina sbagliata e complicata da guidare, come dicono i molti incidenti occorsi a tutti i piloti. Povero Sainz, che ne ha sposato il destino…

Sauber voto 4,5

Bottas 5 - Zhou 4,5
La grande delusione del 2024: auto scarsissima con sviluppi arrivati solo nel finale, piloti svogliati (Bottas) o del tutto inconsistenti (come Zhou, autore dei soli punti del team). Tutto da rifare, con tecnici e piloti nuovi – Hulkenberg e il debuttante brasiliano Bortoleto –, ora che sta per subentrare la Audi guidata da Mattia Binotto: pazzesco il lavoro che lo attende.