Pecco contro Marquez, riparte la classe regina
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Da dove si riparte? Ah sì, dalla finale di Valencia che ha regalato a Jorge Martín il suo primo Mondiale, rubandolo sotto il naso a Francesco Bagnaia. Un titolo che aveva fatto rima con primo trofeo assoluto nella classe regina per un team satellite, la Pramac. In questi mesi molte cose sono però cambiate. Invariato, invece, è lo strapotere della Ducati. Poi arrivano tutti gli altri. A poche ore dal via della nuova stagione di MotoGP, passiamo in rassegna gli aspetti principali che la contraddistingueranno. Il grande favorito, appunto, è sempre il team di Borgo Panigale. Il che, ammettiamolo, per lo spettacolo non è il massimo, considerando la grande quantità di Desmosedici in pista. Intrattenimento a parte, ci sarà spazio per il super debutto del Dream Team Bagnaia-Marquez, per l’infortunio del campione del mondo in carica e nuovo acquisto dell’Aprilia Jorge Martín, le novità e i rookie di stagione.
Una poltrona per due
Non si può non spendere due parole su di loro. Anche se tantissimo è già stato detto, tutti sono impazienti di vederli scendere in pista. C’è trepidazione, attesa e suspense. Il duo Ducati Bagnaia-Marquez è insomma il clou della stagione alle porte. Inutile girare attorno alla torta, d’altronde i pronostici parlano più che chiaro: il titolo sarà affar loro. La questione piuttosto si pone in questi termini: vincerà il polita italiano che conosce questa moto a menadito, oppure trionferà lo spagnolo grazie alla sua immensa classe? Difficile dirlo. Sicuramente tra i due sarà battaglia, alla faccia dei tanti sorrisi e abbracci che ci sono stati mostrati in questi mesi dal duo più infuocato della griglia.
In pista solo ad Austin?
Occhi puntati ovviamente anche sul campione in carica, Jorge Martín. Lo spagnolo a questo giro non pare però avere molti assi nella manica. Al di là del fatto che ha cambiato casa sposando la causa Aprilia, il madrileno è ancora ko dopo l’infortunio accusato al radio sinistro e al piede. Tegola che lo costringerà a saltare il GP in Thailandia e quello in Argentina. Austin è invece ancora un punto interrogativo. Vedremo cosa riuscirà a fare una volta tornato al 100%.
Cosa c’è di nuovo
Le novità in griglia, oltre a Marquez e Martín di cui si è già detto, sono parecchie. La più grande? La scelta dalla Pramac Racing, che si è staccata da Ducati dopo 20 anni per spostarsi a Yamaha. Casa giapponese che sta lentamente risalendo la china e che spera di aver azzeccato il colpaccio integrando Pramac. In sella alla M1 Jack Miller e Miguel Oliveira. Situazione agli antipodi per la KTM, che da qualche mese è con l’acqua alla gola. La casa madre ha infatti maturato un debito di oltre 2 miliardi di euro. Da qui è partita una caccia ai fondi che pare aver portato qualche frutto. Per lo meno il team in MotoGP è salvo, ma non si sa bene per quanto. Tanti saranno poi i rookie al via. Nel 2024 solo Acosta aveva debuttato nel massimo campionato. A questo giro, invece, avremo ben tre esordienti: Ai Ogura (Trackhouse), Fermín Aldeguer (Gresini) e Somkiat Chantra (Honda).
Tra le piste, spuntano invece due novità: la new entry di Balaton in Ungheria (in agenda il 24 agosto), e il ritorno del tracciato di Brno in Repubblica Ceca (20 luglio).