Niente da fare per il Volley Lugano, la Coppa è del Neuchâtel

È durata poco più di un’ora la finale di Coppa Svizzera tra NUC Neuchâtel e Volley Lugano alla WIN4 Axa Arena di Winterthur. Le romande, grandi favorite della vigilia, si sono imposte 3-0 (25-20, 25-10, 25-19) senza trovare resistenza. Partite male in ogni frazione, le rosanero di Oikonomou non sono mai riuscite a trovare continuità. La squadra di Bertolacci si è invece confermata una macchina infallibile.
La cronaca del match
Nel primo set il NUC parte subito forte nelle combinazioni di muro e difesa, andando rapidamente sul 5-1. Il Lugano non commette errori particolari, ma solo Selena Leban riesce a mettere il pallone a terra con continuità. Dall’altra parte, la palleggiatrice della nazionale Méline Pierret è brava a coinvolgere tutte le compagne. Sul 12-6 Oikonomou chiama il time-out e le rosanero reagiscono, rientrando un campo con un parziale di 5-1, arrivando sul 13-11. Sul 14-12, due ace consecutivi di Tessa Grubb ridanno al Neuchâtel la spinta decisiva per fare nuovamente il vuoto. Nonostante un sussulto finale delle ticinesi, la frazione si chiude 25-20 per la squadra di Bertolacci.
La seconda frazione si apre persino peggio della prima, con il NUC a volare subito sul 7-1, anche grazie a tre servizi vincenti di Tia Scambray. Troppo passivo il Lugano in ricezione e difesa. Sull’11 a 4, coach Apo è costretto a spendere il secondo time-out. L’inerzia del set è però inarrestabile, con le “arancioni” a raggiungere un massimo vantaggio clamoroso di 13 punti (18-5). L’emorragia viene tamponata da due attacchi vincenti della solita Leban, l’unica in grado di perforare il muro avversario con la sua manualità. Nel finale, Oikonomou cambia palleggiatrice, inserendo Allard per Cosulich. Una mossa ormai proiettata al terzo set, visto che il secondo si chiude con un pesantissimo 25-10.
Anche nel terzo set la resistenza delle ticinesi dura pochissimo. Dal 2-2 all’8-2 il passo è brevissimo, con due servizi vincenti dell’ex Fabiana Branca che tagliano subito le gambe a Mortati e compagne. In seguito le ticinesi reagiscono, trovando finalmente ritmo e fiducia, ma la squadra di Bertolacci gestisce il comodo vantaggio, chiudendo 25-19.