Nina Kennedy e l’era d’oro del salto con l’asta: «Mondo Duplantis ha acceso la luce»
Tra i sette campioni olimpici di Parigi 2024 presenti al Galà dei Castelli c’è anche Nina Kennedy. L’australiana, specialista del salto con l’asta, sarà protagonista domenica del City Event gratuito in Largo Zorzi a Locarno (ore 17.00). Martedì la 27.enne ha vinto alla stazione di Zurigo, nell’ambito dalla Weltklasse: «Il fatto che il salto con l’asta venga scelto per eventi speciali come questi, allestiti nel cuore delle città, nelle piazze, dimostra quanto piaccia alla gente», ci dice Nina, incontrata ieri a Bellinzona. «La folla è impressionata da quello che facciamo. Sono gare divertenti. Dopo le Olimpiadi, a fine stagione, non c’è più pressione e ci si gode l’atmosfera. Grazie a questo contesto rilassante, spesso si salta più in alto. In generale, direi che è un’epoca d’oro per la nostra disciplina. E ovviamente Mondo Duplantis ha contribuito ad accendere i riflettori». Se l’asta maschile è dominata dal fenomeno svedese, che in pratica gareggia contro sé stesso e i suoi record, in campo femminile la concorrenza non manca. «Non sai mai cosa succederà», conferma Kennedy. «Ma un’idea su come andrà a Locarno ce l’ho», aggiunge ridendo.
Nina si è goduta l’esibizione di mercoledì a Zurigo, dove Duplantis ha battuto nei 100 m Karsten Warholm, stella dei 400 m ostacoli: «Ero tra il pubblico, mi sono divertita. L’exploit di Mondo è stato positivo per il salto con l’asta. Dimostra quanto bisogna essere completi per questo sport».
Il suo exploit, Nina lo ha fatto a Parigi: «L’oro mi ha resa orgogliosa, era il mio obiettivo numero uno. Ora inizierò a puntare al secondo: la barriera dei 5 metri. Con un personale di 4,91 m, ho tanto da lavorare».