Equitazione

Noah Pfyffer von Altishofen: «Vorrei arrivare ad alti livelli»

Il 15.enne ha tanti sogni e un futuro brillante nella disciplina davanti a sé: «Però ci vogliono sacrificio, dedizione e cavalli all'altezza, nonché una buona forma fisica»
©CP
Cristina Casari
06.11.2024 06:00

I cavalli iniziano a scalpitare. Si odono i rumori: lo sbuffare, lo scuotere criniere e code per togliere i pezzi di lettiera incastrati tra i crini dopo la notte, il raspare degli zoccoli sul cemento del box in attesa della razione di mangime. Inizia presto la giornata in scuderia, a volte molto presto. La sveglia di Noah suona alle cinque. «Le mie giornate sono lunghe, la sera sono distrutto e vado a dormire presto». Tuttavia, il giovanissimo cavaliere di Taverne ha una vita sociale piena. «La mia cerchia di amicizie è però ristretta agli amici di famiglia, quelli del mondo dell’equitazione e della scuola. Ho poco tempo per i divertimenti. Cavalli, allenamenti e concorsi me ne prendono tanto e voglio fare tutto seriamente».

Idee chiare

Un ragazzo dai sani principi, coi piedi ben ancorati a terra, senza troppi fronzoli e con, nonostante la giovane età, le idee assai chiare. «Sono salito in sella a 2-3 anni e, dopo una parentesi calcistica, ho capito che l’equitazione sarebbe stata la mia scelta definitiva e la mia strada per il futuro, sportivamente parlando. Ci sto mettendo molto impegno, ma non mi costa fatica: è la mia passione e su un cavallo mi sento felice».

Figlio di Carlo, titolare della scuderia CP Equestrian Center e commerciante di cavalli, Noah ha intrapreso questo cammino senza pressione da parte del padre e, grazie anche al suo talento e alla sua determinazione, ha bruciato un po’ le tappe. Sempre seguito però dall’occhio vigile e attento del genitore. «Ho fatto il brevetto a 9 anni e ottenuto la licenza a 12. Sono entrato a far parte dei quadri della nazionale svizzera, come Children, due anni fa, e ora sono stato inserito negli juniores».

Grandi appuntamenti

A metà luglio il da poco 15.enne si è recato coi compagni rossocrociati nei Paesi Bassi, teatro dei Campionati europei giovanili. Quasi un habitué degli appuntamenti importanti, Noah, visto che nel 2022 aveva preso parte, nella categoria U14, agli Europei di Oliva Nova, in Spagna e l’anno successivo a quelli di Gorla Minore, in Italia. «C’è un bellissimo ambiente in squadra e accumulo molta esperienza». Una via già tracciata, un destino incrociato con quello del papà, nello sguardo del giovane Pfyffer von Altishofen si intravede il fuoco sacro che ha animato, e anima ancora, Carlo, del quale segue i consigli, facendone tesoro. Ma dove porterà questa strada? «Non lo so». Di una sincerità disarmante, ma umanamente molto cosciente. «Vorrei arrivare ai massimi livelli. Ma questo è tutto da vedere, perché le incognite sono molte e non sai mai ciò che può accadere. Perché devi avere a disposizione un ottimo cavallo e possedere una buona forma fisica. Una forma che, come binomio, bisogna raggiungere al momento giusto».

Famiglia presente

Di sicuro il 15.enne ha accanto una famiglia che lo sostiene e che, comunque, lo aiuta a vivere il suo tempo e la sua adolescenza diversa da quella di molti suoi coetanei, senza tensioni e in piena libertà. Anche per quanto riguarda le scelte scolastiche. «Se non hai una famiglia che ti comprende, vivere l’equitazione è dura. I miei sono sempre stati all’ascolto. Dopo la scuola media ho deciso di frequentare la Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. La scelta è stata mia, mi interessa molto l’ambiente del commercio e dell’economia e per ora riesco ad abbinare alla perfezione studio e competizioni. Sono cosciente del fatto che dovrò fare molti sacrifici, ma sono pronto a farli perché intendo riuscire in entrambi i campi e mi impegnerò a fondo».

Con una grande dose di pragmatismo, Noah, sembra non scomporsi mai, pur continuando a fare in modo che i suoi sogni si trasformino, un domani, in realtà. Come quelli che lo vedrebbero «imparare il mestiere equestre» all’estero, magari. «Ne ho già parlato con papà. La mia idea, quando sarò più grande, sarebbe quella di andare negli Stati Uniti o in Gran Bretagna per imparare l’inglese e in Germania per il tedesco presso un cavaliere forte. Prenderei due piccioni con una fava, imparerei la lingua e continuerei a montare, «rubando» i segreti di chi ne sa più di me». Allora buona strada, Noah Pfyffer von Altisohofen. Sentiremo parlare di te molto presto.

La scheda

Il destino tracciato di un giovane talento

Nato il 29 ottobre 2009, ha ottenuto la licenza nel settembre del 2021. Inserito nei quadri della squadra rossocrociata Children, ha preso parte agli Europei 2022 e 2023, con Rock De Vains. Negli Juniores a quelli di quest’anno nei Paesi Bassi. I cavalli che monta, tra gli altri,  sono Olympic Van Het Metterhof, D’jet-set di Vico-p, Everglow IV e Gentleman T.